Civitanova, contromano si schianta
sulla volante e aggredisce i poliziotti

Il momento dell'arresto
Il momento dell'arresto
di Benedetta Lombo
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Mercoledì 11 Settembre 2019, 07:43

CIVITANOVA - Sfreccia su uno scooter Yamaha Tmax per le vie del centro senza patente, bloccato scatena il caos. Alle 7 di ieri mattina è finito in manette Oualid Soukratte, origini marocchine ma nato in Italia 23 anni fa e residente a Montegranaro. Ora è in carcere a Montacuto dove resterà almeno fino al prossimo 25 settembre quando sarà processato per direttissima, in abbreviato, per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni. Tutto è accaduto qualche minuto prima delle 5 quando una pattuglia della Volante lo ha incrociato in una via del centro. 

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Alla vista degli agenti il centauro, che indossava un casco nero integrale, ha cambiato direzione iniziando una folle corsa: ha prima imboccato contromano via Pola, poi si è diretto su vicolo Venere e dopo aver attraversato una strada pedonale, è finito nell’incrocio tra via Nave e corso Duca degli Abruzzi. Di fronte a lui ha trovato l’auto della Volante, gli è andato contro pensando di superarla salendo sul marciapiede invece è finito contro il mezzo degli agenti. A quel punto è scappato a piedi senza togliersi il casco, è stato raggiunto e fermato tra vicolo Venere e via Dalmazia. Lì il caos. Soukratte si è sfilato il casco e ha iniziato a urlare colpendo con calci e pugni gli agenti (15 e 5 giorni di prognosi), poi ha preso a testate un’auto parcheggiata.
 
Per riportarlo alla calma è stato richiesto l’intervento del 118, nel frattempo lì attorno si era radunato un capannello di curiosi richiamati dalle urla e dai rumori. La violenza di Soukratte sarebbe proseguita anche in commissariato dove è stato trattenuto fino alle 13 quando è stato portato in tribunale per la convalida dell’arresto. In aula, difeso dall’avvocato Domenico Biasco, ha chiesto scusa. Il pubblico ministero Francesca D’Arienzo ha quindi ripercorso i fatti soffermandosi sulla ricostruzione della personalità del 23enne con procedimenti pendenti per reati contro la persona e contro il patrimonio e già gravato dal foglio di via da Civitanova per tre anni emesso dal questore lo scorso anno e sottoposto alle misure di prevenzione della sorveglianza speciale e cautelare di obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria a Porto Sant’Elpidio. Soukratte, che aveva iniziato un percorso di volontariato alla Croce verde di Porto Sant’Elpidio, ha voluto giustificarsi: «Quando ho visto la polizia ho avuto paura e sono scappato». 

La giustificazione
In merito alla testata all’auto ha invece detto di averlo fatto per “disperazione”, dopo aver visto tra la gente che si era radunata sul posto la fidanzata in lacrime. Il giudice Daniela Bellesi ieri mattina ha disposto la misura carceraria e rinviato al 25 settembre. «Se il pericolo è quello della reiterazione del reato la misura carceraria mi sembra eccessiva – ha commentato fuori dall’aula il legale Biasco –, gli arresti domiciliari avrebbero garantito pari tutela alla collettività».

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