​Futuro del porto di Civitanova, cresce l’attesa per l’esito del ricorso al Tar

Futuro del porto di Civitanova, cresce l’attesa per l’esito del ricorso al Tar
​Futuro del porto di Civitanova, cresce l’attesa per l’esito del ricorso al Tar
di Emanuele Pagnanini
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Sabato 14 Gennaio 2023, 04:55 - Ultimo aggiornamento: 10 Marzo, 17:30

CIVITANOVA  - Settore diporto in attesa dell’esito del ricorso di Umberto Antonelli sul progetto della Eurobuilding riguardante il porto. Il Tar ha riattivato l’esame degli atti impugnati dalla società dell’imprenditore civitanovese dopo che la prima udienza, lo scorso giugno, era stata rinvita a metà dicembre.

Decisione presa quando i ricorrenti ritirarono l’istanza cautelare. La società che ha proposto il cosiddetto “progetto Dubai” aveva infatti chiesto di sospendere gli effetti del diniego comunale in attesa del giudizio di merito del Tar. Sospensiva, invece, a cui i ricorrenti, a sorpresa, hanno rinunciato. 

Ma il procedimento è ripreso e, secondo quanto riferisce Gianni Santori, presidente dell’associazione diportistica Il Madiere, sarebbe quasi giunto al termine. «L’esito del procedimento è atteso a giorni – spiega – ed è chiaro che da esso dipendono non solo le programmazioni delle attività di tutti gli operatori del porto ma anche le future e conseguenti decisioni dell’amministrazione comunale.

Proprio in attesa del verdetto del Tar abbiamo rimandato l’assemblea annuale della nostra associazione». La Eurobuilding ha contestato tutta la procedura adottata dall’amministrazione comunale presentando due ricorsi. Nel primo, è impugnata la delibera di consiglio comunale con la quale si è fatto proprio il parere del dirigente, definendo «irricevibile» la concessione di 90 anni dell’area per realizzarvi un nuovo porto con darsene per grandi yacht, nuove strutture per la cantieristica e grandi palazzine per ospitare alberghi, negozi e abitazioni. Nel secondo, viene contestato anche il parere del dirigente, sostenendo che la pratica andava pubblicata all’Albo e poi sottoposta al giudizio di una Conferenza dei Servizi composta da enti dal Ministero in giù. In attesa della sentenza, la vita del porto è andata avanti. Di recente l’Ufficio Circondariale Marittimo ha emanato il nuovo regolamento del porto dopo incontri con gli operatori. «Anche noi del Madiere abbiamo dato un contributo – continua Santori – per il diporto è cambiato poco o nulla. C’è stata la liberalizzazione del parcheggio del Mercato ittico, ora di competenza del Comune mentre per quanto riguarda gli attracchi, il tratto alla radice del molo sud potrà essere utilizzato dai Cantieri Navali per l’ormeggio di unità oggetto di lavori». Ma per il diporto la priorità rimane la messa in sicurezza del bacino, esposto a mareggiare da nord est. «Stiamo ancora aspettando che si dia seguito alla proposta dell’ammiraglio Moretti, formulata in un incontro due anni or sono: dare vita ad un tavolo di lavoro permanente sul porto in base dello studio delle correnti realizzato dell’Università di Ancona. In questa stagione non abbiamo avuto mareggiate estreme, però il moto ondoso registrato è stato maggiore e molti pontili sono sottoposti a lavori di manutenzione straordinaria proprio in questi giorni».

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