Bollette salasso, Civitanova corre ai ripari. Ciarapica: «Le lampade cittadine tutte a led»

Bollette, Civitanova corre ai ripari. Ciarapica: «Le lampade cittadine tutte a led»
Bollette, Civitanova corre ai ripari. Ciarapica: «Le lampade cittadine tutte a led»
di Emanuele Pagnanini
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Mercoledì 9 Novembre 2022, 02:30

CIVITANOVA Stangata bollette, il Comune mette in campo una strategia a medio e lungo termine basata su impianti fotovoltaici e lampadine a led per l’illuminazione pubblica. Ma, per l’immediato, l’unica speranza è che il costo dell’energia si abbassi per l’anno prossimo. «In caso contrario – dice il sindaco Ciarapica – i Comuni rischiano di non chiudere i bilanci».  

Come pubblicato nei giorni scorsi, quest’anno sono state necessarie ben tre integrazioni di spesa per coprire tutte le utenze comunali (energia elettrica, riscaldamento, metano, telefonia): 365mila euro in più nei vari capitoli ad aprile; altri 217mila euro ad agosto e 680mila euro ad inizio novembre. Una spesa che supera i due milioni di euro l’anno, con la bolletta elettrica che occupa la spesa più grande. «Il costo a kw ora prima degli aumenti si aggirava sui 25 centesimi – continua il sindaco – ora siamo a 60 centesimi. Per fare un esempio, l’ultima bolletta elettrica pagata dal Comune nel mese di agosto è stata di oltre 90mila euro; ad agosto 2021 era di 24mila euro». Aumenti sproporzionati per i quali i buoni comportamenti, anche nelle grandi utenze come il Comune, non vanno ad incidere nel risparmio. «Stiamo verificando ogni situazione per razionalizzare l’illuminazione pubblica. Per il riscaldamento, abbiamo ritardato l’accensione e abbassato di un grado la temperatura massima.

Pensiamo ora ad accensioni ritardate di una mezz’ora e spegnimenti anticipati, sempre di trenta minuti dei lampioni. Anche per le discusse luminarie abbiamo ridotto il periodo e orari di accensione. Ma parliamo di risparmi nell’ordine di qualche migliaia di euro quando la spesa complessiva è di 2 milioni e 400mila euro. E poi bisogna tener presente la questione sicurezza: lasciare al buio delle aree (qualcuno ha pensato di non accendere l’illuminazione nelle zone industriali) farebbe aumentare i furti. Infine c’è da garantire la sicurezza stradale. Impraticabile la proposta di accendere lampioni alternati. Ok all’educazione al risparmio nel quotidiano delle nostre case. Ma a livello più ampio serve una nuova politica energetica basata sulle rinnovabili e sulle comunità energetiche».

Gli investimenti

 

A livello di investimenti in questo senso, il sindaco ricorda alcune misure. «L’Atac sta sostituendo con lampade a led tutti i punti luce pubblici: sono 7.500, entro fine anno contiamo di arrivare a 4.000 lampioni sostituiti. A regime, il led consentirà un risparmio del 40% di energia. È stato poi approvato il progetto per il fotovoltaico sul tetto del Rossini con i fondi del Pnrr. Inoltre nell’ultimo consiglio comunale è passata una variazione di bilancio per 150mila euro con le quali interverremo nell’illuminazione degli impianti sportivi esterni, a partire dallo stadio Polisportivo. Gli attuali fari costano un botto, qualcosa come 50 euro l’ora per l’accensione delle torri».

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