CIVITANOVA - Maxi multa per aver portato in spiaggia il cane: sulla vicenda interviene anche Legambiente: «Non è un arenile come tutti gli altri, è un’area protetta», sostiene l’associazione. Dopo la sanzione di oltre mille euro arrivata a casa di una signora di Perugia, fermata lo scorso 2 giugno dai carabinieri forestali, l’Associazione italiana difesa animali ed ambiente (Aidaa) si era scagliata contro Civitanova, accusata di essere una città poco accogliente nei confronti dei turisti col cane al seguito.
La posizione
Ma Marco Cervellini, responsabile Aree protette e verdi dell’associazione, tiene a precisare che «la signora si trovava in un’area protetta, nello specifico quella nota come “Tre Case”, zona lungomare Nord, dove vivono e nidificano specie da tutelare».
La tutela
«Si tratta quindi di un’area del tutto differente da un qualsiasi arenile - continua Cervellini -, una sorta di unico rifugio per specie vegetali e animali protette. Fin dal 1998 e in particolare dal 2014 si è provveduto ad informare la popolazione riguardo all’area protetta, in particolar modo sull’importanza di non introdurre cani per via del danneggiamento dei nidi. Solo attraverso un’adeguata informazione e sensibilizzazione sarà possibile trovare un equilibrio fra conservazione dei processi naturali e fruizione dell’uomo».