Civitanova, ara il campo e scopre una bomba: transennata l'area nella zona di Villa Eugenia

Civitanova, scoperto un ordigno bellico nella zona di Villa Eugenia
Civitanova, scoperto un ordigno bellico nella zona di Villa Eugenia
di Chiara Marinelli
2 Minuti di Lettura
Martedì 4 Aprile 2023, 03:30 - Ultimo aggiornamento: 12:26

CIVITANOVA - Un ordigno bellico ritrovato in un campo da un uomo che stava arando, scatta l’allarme nella zona di Villa Eugenia. È carico di esplosivo e si tratterebbe, almeno secondo i primi accertamenti, di un proiettile di mortaio di fabbricazione tedesca. L’allarme è scattato nel pomeriggio di ieri, poco prima delle ore 17, in un campo che si trova in via Capuana, zona Villa Eugenia, tra la villa dellimprenditore Morichetti e un appezzamento di terra vicino. A fare la scoperta è stata un uomo che stava arando un campo attiguo alla recinzione della villa.

L’ordigno, al momento del ritrovamento, si trovava all’interno di un secchio.

Immediatamente sul posto, subito dopo la segnalazione da parte dell’uomo, sono arrivati gli agenti del commissariato di polizia, guidati dal dirigente Fabio Mazza, per le indagini del caso e gli agenti della polizia municipale, che hanno provveduto a delimitare e a vietare il passaggio nell’area in questione, così come è previsto dai protocolli di sicurezza in circostanze del genere. È stato vietato, come si diceva, il transito in via Capuana. Sul posto sono intervenuti anche gli artificieri arrivati da Ancona, che hanno svolto tutti i vari accertamenti sull’ordigno e ne hanno chiarito l’origine e la pericolosità.

La radiografia

Dopo aver svolto una radiografia, è stato accertato che l’ordigno ritrovato nel campo all’interno di un secchio, come si diceva un proiettile di mortaio di fabbricazione tedesca, risalente alla seconda guerra mondiale, era carico di esplosivo. Ora è da decidere se l’ordigno sarà spostato dal luogo in cui è stato ritrovato e fatto brillare. Per la notte, l’area di via Capuana è stata transennata e resa off-limits per motivi di sicurezza.

© RIPRODUZIONE RISERVATA