CIVITANOVA Primo giorno per la nuova rotatoria all’uscita della superstrada, non ci sono stati particolari problemi. Una novità che dovrà essere pian piano digerita ma che, in un giorno feriale di autunno, non ha determinato code o intasamenti. L’eliminazione del semafori all’innesto con la statale adriatica è una buona notizia per ogni automobilista che transita da quelle parti.
Certo, bisognerà attendere test più probanti, come una domenica all’ora di punta con il passaggio a livello della statale chiuso. Infatti rotatoria ed eliminazione delle sbarre con un sottopasso fanno parte di un progetto unico finanziato dallo Stato con 12 milioni (da ormai 6 anni). Quella realizzata in questi mesi è una rotatoria provvisoria, peraltro primo stralcio (ne serve un’altra all’incrocio con via Fontanella) del progetto. Che era pronto già nel 2019. Infatti questa rotatoria provvisoria è stata data alla luce con due anni di ritardo rispetto alle previsioni. La causa è stata imputata al Covid e alle conseguenti restrizioni. Sui social i commenti e i giudizi sono numerosissimi. C’è chi ha accolto la notizia con sollievo ma anche chi ne sottolinea aspetti potenzialmente pericolosi. In molti l’hanno definita «una rotatoria parabolica» proprio per la pendenza sulla metà ovest del cerchio che sale un po’ su quella che era la vecchia rampa d’accesso.
Le critiche
C’è chi teme che i grossi camion, in condizioni di vento e pioggia, magari costretti a fermarsi su quella pendenza, possano avere problemi.
Divieto di sorpasso
Stesso percorso per chi dovrà recarsi all’Hotel Cosmopolitan. Per il resto, via Martiri di Belfiore resta divisa in due corsie: una per immettersi sulla rotatoria ed imboccare la superstrada, l’altra per percorrere la strada statale. Divieto di sorpasso ad eccezione del tratto con direzione nord – sud, tra il civico 143 e la rotatoria posta all’intersezione con via Moro. Installato un cordolo dissuasore a protezione dell’area riservata ai pedoni tra il civico 105/A e il parcheggio antistante gli esercizi commerciali dell’ex Vissani.