Violenta e sequestra la compagna
Condannato a quattro anni e nove mesi

Violenta e sequestra la compagna Condannato a quattro anni e nove mesi
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Mercoledì 17 Ottobre 2018, 06:40
CINGOLI - Condannato a quattro anni e nove mesi per violenza sessuale, maltrattamenti, lesioni e sequestro di persona, ma tra lui e la vittima è risbocciato l’amore e i due nel frattempo sono tornati insieme. Sarebbe una storia a lieto fine se di mezzo non ci fossero stati la denuncia di lei, le indagini dei carabinieri, il lavoro della procura e più di un anno di udienze. 
 
I fatti, pesantissimi così come i reati contestati a un cinquantenne cingolano, sarebbero avvenuti tra dicembre del 2015 e aprile del 2017. Proprio ad aprile dello scorso anno, al culmine di una discussione, la compagna dell’uomo, una giovane originaria dell’Est, era fuggita da casa, seminuda, chiedendo aiuto ai passanti. Alla fine era andata dai carabinieri a cui aveva reso un racconto terribile: in casa - aveva detto - era trattata come una schiava, costretta a subire rapporti sessuali, picchiata con calci e pugni, una volta lui l’avrebbe colpita tirandole un deumidificatore. I maltrattamenti sarebbero andati avanti per diverso tempo e un giorno, per impedirle di uscire, lui l’avrebbe chiusa in casa.

Dopo l’ultima aggressione e la denuncia della giovane che addosso aveva ben visibili i segni delle violenze subite, i militari avevano effettuato rapide e puntuali indagini che avevano portato all’arresto del 50enne. A luglio del 2017 era stata fissata la prima udienza del processo a carico del cingolano, la giovane dell’Est si costituì anche parte civile contro di lui, a settembre dello stesso anno la donna fu sentita in aula e in quel contesto confermò le accuse nei confronti del suo ex compagno. Nei mesi successivi però i due si sono riappacificati e sono tornati insieme.
 
Il processo invece è proseguito fino a ieri quando il pubblico ministero Claudio Rastrelli ha chiesto la condanna dell’imputato. I giudici del collegio gli hanno comminato una pena pari a quattro anni e nove mesi di reclusione riconoscendo le attenuanti generiche prevalenti sulle aggravanti e sulla recidiva. Il cinquantenne è difeso dall’avvocato Giancarlo Giulianelli.
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