Norman Atlantic, i superstiti
"Vogliamo il risarcimento"

Norman Atlantic, i superstiti "Vogliamo il risarcimento"
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Martedì 27 Gennaio 2015, 20:13 - Ultimo aggiornamento: 28 Gennaio, 11:48
CINGOLI - E' ormai passato un mese dal naufragio del traghetto Norman Atlantic. I tre macedoni residenti a Cingoli portati in salvo dal nautico in fiamme da militari italiani con un elicottero di soccorso lo scorso 28 dicembre, attendono ancora di essere chiamati per sapere i tempi e le modalità del risarcimento per la perdita dell’auto (con la quale si sono imbarcati i tre), dei bagagli, dei cellulari e altri oggetti personali che tenevano nella macchina, una Opel Zafira 1800, andata totalmente distrutta. Dopo il salvataggio e le prime cure i tre naufraghi prima di fare ritorno a Cingoli avevano denunciato ai responsabili incaricati tutto quello che avevano imbarcato al momento di salire a bordo sulla Norman Atlantic, partita da Igoumenitsa. La registrazione era stata fatta prima di ripartire per le loro residenze di Cingoli. Nei giorni scorsi alcuni filmati televisivi avrebbero immortalato anche la macchina di Djelandin Arifi, con la quale i tre erano partiti dal loro Paese di origine, dalla Macedonia. Le immagini mostravano le lamiere attorcigliate dalle fiamme e ciò che era stato caricato è purtroppo andato distrutto. Ma oltre ai beni personali i tre cingolani (tutti parenti tra loro) stanno ancora curandosi dall’intossicazione dovuta al gran fumo inalato durante le 30 ore che sono rimasti sul traghetto, prima di essere salvati.
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