CINGOLI - All’inizio del prossimo anno la giunta guidata dal sindaco Michele Vittori è chiamata ad affrontare una delle questioni più spinose tra gli atti amministrativi da approvare. Si tratta di determinare le aliquote Imu e Irpef , ma in particolar modo quale provvedimento adottare sulla Tari dopo aver ricevuto 3 milioni e 650 mila euro come indennizzo per i 23 mesi di proroga (dal 1 novembre 2021 al 30 settembre 2023) dell’attività della discarica provinciale di Fosso Mabiglia.
Non è stato ancora deciso in merito niente ma si ha la sensazione (sentendo anche le tante voci che circolano in questi giorni) che la Tari venga azzerata, cioè che i cingolani per tutto il 2022 e 9 mesi del 2023 vengano esclusi dal pagamento della tariffa.
Poi c’è anche la tassa di soggiorno per i turisti: anche per il 2022 si deciderà di non farla pagare nonostante la stagione turistica 2021 sia stata un’ottima stagione stando alla classifica delle presenze con il Balcone delle Marche al primo posto tra i borghi dell’entroterra e al settimo posto tra le città della provincia maceratese. Dati resi noti dal “Servizio sviluppo e valorizzazione della Regione Marche”. Va detto che dal 2015 al 2021 le aliquote Imu e Irpef sono rimaste sempre uguali, tranne qualche minima oscillazione in più o in meno di una decina di euro. Mentre per la Tari che fino a quest’anno le tariffe erano calcolate sulla base dei metri quadri dell’abitazione e sul numero dei componenti del nucleo familiare, finora ha anche “pesato” l’andamento della raccolta rifiuti, servizio gestito dal Cosmari: rispettare o meno le tipologie dei rifiuti da lasciare avanti alla porta di casa o negli appositi cassonetti influisce sulla tariffa finale.