Castelsantangelo sul Nera, Falcucci:
«Decimo suicidio a causa del sisma»

Il feretro di Massimo Dell'Orso
Il feretro di Massimo Dell'Orso
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Venerdì 4 Maggio 2018, 09:43 - Ultimo aggiornamento: 09:45

CASTELSANTANGELO SUL NERA - «Non si può morire in questo modo, la scomparsa di Massimo ci ha sconvolto tutti, ci ha terrorizzato. La burocrazia per la ricostruzione non può uccidere». Le parole dell’anziana signora escono a fatica, pronunciate a denti stretti e bruciano, sono come sale su una ferita che dopo un anno e otto mesi sanguina più che mai. La signora è una tra la folla che ieri ha accompagnato Massimo Dell’Orso nel suo ultimo viaggio. L’uomo, 56 anni, titolare di tre B&B distrutti dal terremoto e da mesi in attesa di poterli riaprire, si è tolto la vita la notte del primo maggio gettandosi da una finestra dell’albergo di Alba Adriatica dove alloggiava da sfollato. Aveva scelto di riavere le sue attività, anche delocalizzate, per dare una chance al suo futuro, ma aveva perso ogni contributo e stava pagando da solo l’autonoma sistemazione per sé e la moglie Stefania Servili. Stava aspettando da mesi, ma non ce l’ha fatta a star dietro ai tempi della burocrazia e ha gettato la spugna.
Il feretro è arrivato al cimitero di Castelsantangelo con qualche minuto di ritardo. Ad attendere c’era tanta gente, tra questi .e il sindaco di Castelsantangelo sul Nera, Mauro Falcucci. «Lo conoscevo bene ed ho avuto modo di ricordarlo e apprezzarlo. Era un amante della montagna e degli animali. Il sisma è stato una forte concausa di uno stato di depressione in cui versava l’uomo. Se poi ci aggiungiamo i ritardi dovuti alla burocrazia e il mancato lavoro, il quadro è ancora peggiore. Questo è il decimo suicidio dovuto dal sisma. È un dramma sul dramma». 

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