Inaugurata la Madonna della Cona, le campane ora suonano a festa. Il vescovo Massara: «Un segno di speranza per tutto il territorio»

L'inaugurazione
L'inaugurazione
di Monia Orazi
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Lunedì 8 Novembre 2021, 07:00

CASTELSANTANGELO SUL NERA - E’ tornata a suonare la campana della chiesa della Madonna della Cona, al confine tra Marche ed Umbria, completamente rinata dalla devastazione del terremoto, grazie ad una gara di solidarietà, che ha coinvolto Cai di Macerata, Camerino e San Severino, associazione Arena Sferisterio, Comune di Macerata che hanno raccolto i fondi ed il Cosmari che ha donato gran parte dei 150mila euro necessari a far risorgere la chiesetta più alta degli Appennini marchigiani.

«Oggi tornano a suonare le campane a festa - ha detto il vescovo Francesco Massara - un segno di gioia, forza e speranza per tutto il territorio. La ricostruzione deve unire all’aspetto strutturale, quello economico e produttivo e quello sociale, se questi aspetti non vanno di pari passo, non si riesce ad andare avanti. Per questo ho voluto suonare le campane, questa è la terza comunità che chiede di suonare le campane, insieme ad Ussita e San Ginesio, perché sono segno di speranza, ci sono luoghi dove le campane non suonano più da cinque anni».

Gli ha fatto eco Mauro Falcucci sindaco di Castelsantangelo: «Questa chiesa è il simbolo che occorre la pace, segna il momento in cui per noi parte davvero la ricostruzione, abbiamo progettato tutto, ora occorre farsi avanti con i cantieri. La prima domenica di luglio del 1522 ci sarà l’anniversario dei cinquecento anni della battaglia del Pian Perduto, lì presenteremo la carta della Montagna, sul modello di quella di Fonte Avellana, una nuova proposta legislativa per far rivivere la montagna». L’ingegner Giuseppe Giampaoli, direttore e vicepresidente Cosmari ha detto ha emozionato: «Anche con i fondi del Cosmari, strumento nelle mani dei comuni, è partito questo progetto e oggi siamo qua a chiuderlo. Sono particolarmente emozionato, questa è una delle cose belle, le poche che capitano. Ringrazio chi ha lavorato, c’è una comunità che ha messo in campo le energie migliori». Sono poi intervenuti i rappresentanti del Cai Macerata Marco Ceccarani, Cai Camerino e Cai San Severino. Presente anche il presidente regionale Bruno Olivieri: «Questa giornata che rappresenta l’unità della montagna, con l’Umbria siamo uniti dagli Appennini, dal terremoto, dalla necessità della ricostruzione». 

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