Rossana cade in casa e muore il giorno dopo: «Era stata dimessa dall’ospedale». I familiari presentano una denuncia in Procura

Rossana cade in casa e muore il giorno dopo. «Era stata dimessa dall’ospedale» I familiari presentano una denuncia in Procura
Rossana cade in casa e muore il giorno dopo. «Era stata dimessa dall’ospedale» I familiari presentano una denuncia in Procura
di Benedetta Lombo
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Sabato 21 Gennaio 2023, 03:10 - Ultimo aggiornamento: 15:09

CAMPOROTONDO  - Cade in casa e batte la testa, va al pronto soccorso, ha un vistoso ematoma sulla fronte ma la Tac è negativa e la rimandano a casa. La mattina dopo perde lucidità, la figlia la carica in auto e la riporta in ospedale, ma nel pomeriggio il suo cuore smette di battere. I familiari presentano una denuncia per fare chiarezza sull’accaduto.

È un calvario quello che i familiari raccontano nell’atto inviato giovedì mattina all’autorità giudiziaria per chiedere che venga fatta luce sulla morte di Rossana Cartechini, 67enne di Camporotondo di Fiastrone ma originaria di Caldarola, morta mercoledì pomeriggio per una sospetta emorragia. 

Il dramma era iniziato la mattina di martedì quando la donna, scendendo le scale di casa, era caduta rovinosamente battendo la testa.

Il colpo le aveva provocato un ematoma molto esteso sulla fronte, delle ferite e un forte dolore a un ginocchio, tanto che fu subito portata al pronto soccorso dell’ospedale di San Severino. Erano circa le 10.30. In base a quanto riferito dai familiari Cartechini sarebbe stata visitata solo diverse ore dopo. «Circa tre ore dopo le è stata fatta la Tac – raccontano –, per i medici del pronto soccorso non era in corso alcuna emorragia cerebrale o altro di preoccupante, hanno invece rilevato la frattura del ginocchio sinistro ed è stata dimessa verso le 17.30».

Vista la frattura al ginocchio i parenti avrebbero chiesto al pronto soccorso che la 67enne venisse trasportata d’urgenza con l’ambulanza all’ospedale di Camerino, ma sembra che non ve ne fossero di disponibili, tanto che era stato il figlio ad accompagnare la madre a Camerino. Visitata in Ortopedia, Cartechini era poi tornata a casa verso le 19. Circa due ore dopo però la 67enne avrebbe iniziato a lamentare dolori alla testa e al corpo, ma tranquillizzati dall’esito della Tac i familiari avevano ritenuto che i dolori potessero essere legati alla caduta. La mattina successiva la situazione è precipitata: Cartechini avrebbe iniziato a dare segni di perdita di cognizione non riconoscendo la figlia e non rendendosi più conto di dove fosse. È stata quindi caricata immediatamente in auto e riportata al pronto soccorso di San Severino.

«È stata consigliata una nuova Tac urgente intorno alle ore 10.05 – racconta il figlio –, ma l’esame è stato eseguito solo verso le 13.30. La Tac, questa volta, ha evidenziato un’emorragia in corso e quindi mia madre è stata portata al reparto di Medicina. Mia sorella, fatta uscire dalla stanza alle ore 15.45, ha saputo poi alle ore 18.15 circa della morte di nostra madre». «Pur senza conoscenze mediche specialistiche appare evidente come le dimissioni di martedì siano state premature e del tutto inopportune», afferma l’avvocato Luciano Bora che segue i familiari della 67enne.

A seguito della denuncia il pubblico ministero di turno Vincenzo Carusi ha disposto il sequestro della salma e della cartella clinica. Per accertare le cause della morte sarà necessaria un’autopsia che potrebbe essere fissata a breve.

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