Spy story e frode informatica
agli ex soci del tour operator

Spy story e frode informatica agli ex soci del tour operator
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 22 Aprile 2015, 11:36 - Ultimo aggiornamento: 25 Aprile, 18:36
CAMERINO - Entrava e usciva dal sistema informatico della società di cui non era più socio per vedere prezzi, offerte e altre informazioni utili. Ha patteggiato due anni di reclusione - pena sospesa - S.Z., quarantacinquenne di Camerino accusato di frode informatica e abusivo accesso all'interno di un sistema informatico. Secondo la società, parte offesa nel procedimento, il danno economico provocato sarebbe a molti zeri a causa di una consistente perdita di fatturato. L'udienza si è svolta ieri mattina in Tribunale ad Ancona davanti al giudice dell'udienza preliminare Paola Moscaroli. I fatti contestati al camerte, titolare di un tour operator, risalgono al 2013. S.Z. in precedenza aveva lavorato per una società di Camerino che opera nell'ambito dei servizi turistici mettendo in comunicazione agenzie di viaggi e tour operator. In questo modo la società vende prenotazioni, incrocia domanda e offerta, in un ufficio booking dedicato ad agenzie turistiche accreditate mostrando le quotazioni dei servizi offerti. Secondo quanto ricostruito dall'accusa - la vicenda è stata seguita dalla Procura di Ancona competente in materia - S.Z., ormai ex socio della ditta camerte e titolare della nuova società che svolgeva attività di tour operator, da marzo a giugno del 2013 avrebbe effettuato numerosi accessi nel sistema informatico della società della città ducale, oltre duemila per la Procura, per verificare prezzi e offerte. In uno dei vari accessi S.Z. avrebbe anche acquistato un pacchetto di un soggiorno di una settimana in un hotel a Taormina addebitando il costo sull'estratto conto passivo della sua ex azienda. Secondo la stessa ex società, tutelata dall'avvocato Luca Pascucci, l'azione dell'ex socio avrebbe comportato alla ditta una perdita di fatturato consistente dal momento che, una volta a conoscenza delle quotazioni e dei prezzi dei servizi, era in grado di applicare prezzi più vantaggiosi per i pacchetti offerti dalla sua nuova società. Una sorta di spy story scoperta successivamente e denunciata alla Procura. A seguire e coordinare le indagini era stata la magistratura inquirente dorica, competente per i reati informatici compiuti, come in questo caso, accedendo al sistema informatico della società. Dopo aver effettuato il sequestro di materiale ritenuto probante e i relativi accertamenti, la Procura ha contestato a S.Z. i reati di frode informatica e abusivo accesso all'interno di un sistema informatico. Ieri nell'udienza davanti al giudice dell'udienza preliminare del Tribunale di Ancona l'ex società si è costituita parte civile con l'avvocato Luca Pascucci mentre l'imputato, tramite il suo legale Sergio Maria Rossi, ha chiesto e ottenuto di patteggiare due anni di reclusione, beneficiando della sospensione condizionale della pena, e il pagamento di 600 euro di multa. L'eventuale risarcimento sarà invece quantificato e liquidato in sede civile. Per l'azienda si tratterebbe di un danno ingente generato da una perdita di fatturato assolutamente consistente. Il fatto che S.Z. potesse visionare prezzi di pacchetti vacanza e offerte, infatti, lo avrebbe messo in condizione di poter applicare sconti sulle proprie offerte e di offrire pacchetti a prezzi assolutamente vantaggiosi. Spetterà comunque al giudice civile quantificare esistenza e consistenza del danno e determinare l'ammontare del risarcimento.
© RIPRODUZIONE RISERVATA