Sae sfitte, bando per utilizzarle: così tornerà chi aveva la seconda casa

Sae sfitte, bando per utilizzarle, così torna chi aveva la seconda casa
Sae sfitte, bando per utilizzarle, così torna chi aveva la seconda casa
di Monia Orazi
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Sabato 4 Febbraio 2023, 03:25
CAMERINO Al via il bando per assegnare la soluzioni abitative di emergenza lasciate libere dai residenti, pagando un canone di affitto. Sono richiestissime, in un entroterra rimasto con poche strutture ricettive, le soluzioni abitative di emergenza (Sae) lasciate libere da chi vi abitava. Iniziano infatti a rientrare nelle case sistemate o ricostruite alcune famiglie. I lavori di ricostruzione lasciano spazio al rilancio dei luoghi terremotati e le Sae pian piano si svuotano.  



Ora sono soprattutto i proprietari delle seconde case ancora inagibili a chiedere ai Comuni di poter affittare una casetta. Abituati a trascorrere le feste o le vacanze estive nell’entroterra, molti proprietari delle seconde case inagibili sono stati costretti a rinunciare a questa opportunità, così ora sono disposti ad alloggiare nelle Sae pur di trascorrere qualche momento nei luoghi più cari. Ma a chiederle al Comune è anche chi si trova a dover lasciare la propria abitazione parzialmente agibile per l’inizio dei lavori di ristrutturazione post terremoto. In alcuni casi, ad avere bisogno di alloggio, sono gli operai delle imprese edili impegnate nella ricostruzione. 

Il regolamento
 

In diversi Comuni interessati dal problema è stato approvato un regolamento che ne disciplina l’assegnazione in affitto, dietro pagamento di un canone regolare. L’ultimo in ordine di tempo il Comune di Camerino, il cui consiglio comunale ha approvato di recente il regolamento di assegnazione ispirato alle linee guida della Regione Marche, con il canone di affitto stabilito con ordinanza della Protezione civile.

A Camerino si trovano 310 Sae divise in 12 aree, nelle frazioni Arcofiato, Mergnano San Savino, Piegusciano, Morro, Rocca Varano Sant’Erasmo e nel centro cittadino zona le Cortine, Le Cortine centro, est, ovest, San Paolo Vallicelle. 

I criteri
 

Tra i criteri di priorità, il Comune ha stabilito che possono chiedere la Sae coloro che percepiscono il Cas, seguiti da coloro che la cui abitazione è interessata da lavori post terremoto, poi da coloro che vogliono una casetta di maggiori dimensioni, coloro che già assegnatari di Cas o Sae si trasferiscono in un altro Comune. Per avere la casetta basta presentare domanda al Comune che formula una graduatoria, che sarà aggiornata ogni 6 mesi. Il canone di locazione è equiparato agli alloggi dell’edilizia residenziale pubblica con un taglio del 30 per cento e varia dai 38 euro mensili di una Sae di 40 metri quadrati nelle frazioni di Camerino, ai 119 di una Sae da 80 metri quadri, che si trova nelle aree urbanizzate di Camerino.

Gli assegnatari hanno gli stessi obblighi di un affittuario: non possono concedere a terzi l’utilizzo della Sae, devono pagare sempre l’affitto e devono iniziare ad abitare la casa entro sei mesi dall’assegnazione. Non possono cambiare gli arredi e modificare la struttura della Sae, la scelta della casetta viene compiuta dall’assegnatario secondo l’ordine di precedenza stabilito dal Comune di Camerino. In altri centri le prime soluzioni abitative di emergenza sono già state assegnate, nel rispetto dei criteri previsti dalla Regione Marche.

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