Inaugurata la Dialisi di Camerino, Saltamartini: «Qui va evitato lo spopolamento»

Inaugurata la Dialisi di Camerino, Saltamartini: «Qui va evitato lo spopolamento»
Inaugurata la Dialisi di Camerino, Saltamartini: «Qui va evitato lo spopolamento»
di Monia Orazi
3 Minuti di Lettura
Giovedì 11 Maggio 2023, 01:00 - Ultimo aggiornamento: 10:40
CAMERINO Inaugurato il reparto di Dialisi dell’ospedale di Camerino. La cerimonia ieri pomeriggio in presenza delle autorità civili, militari e religiose e del personale sanitario, sono intervenuti il vicepresidente e assessore regionale alla sanità, Filippo Saltamartini, insieme a Gianluca Pasqui, vicepresidente del consiglio regionale e membro della quarta commissione e il sindaco di Camerino, Roberto Lucarelli, il capo dipartimento salute, Antonio Draisci; la sub commissario Daniela Corsi e Franco Sopranzi,  direttore dell’unità operativa di Nefrologia e Dialisi.  



Il reparto accoglierà 14 pazienti con una potenzialità fino a 27 possibili assistiti, nei sette posti letto disponibili per l’emodialisi. È stato allestito con arredi ed attrezzature provenienti dal reparto di Tolentino, smantellato perché l’ospedale sarà demolito e ricostruito. «Tra poche settimane daremo il via all’appalto per l’ospedale di Tolentino - ha annunciato l’assessore regionale alla sanità Filippo Saltamartini - un investimento da trenta milioni di euro. Oggi (ieri, ndr)è una bella giornata di festa per Camerino, i pazienti fragili potranno essere accolti qui.  Otteniamo l’obiettivo di rafforzare i servizi di un presidio di riferimento per il territorio, in una zona colpita dal terremoto, che va preservata dallo spopolamento. Importante è la legge che abbiamo approvato con gli incentivi remunerativi per chi lavora in zone disagiate. Stiamo avviando il percorso per il Cup provinciale, il cittadino maceratese deve trovare la prestazione sanitaria in provincia di Macerata. Nel caso non ci fosse si acquista sul mercato, ma serve tempo per metterlo a regime». Soddisfazione per Daniela Corsi: «È un grosso traguardo aver inserito la Dialisi in questo ospedale. Questo dimostra che le progettualità che avevamo per questa struttura le stiamo realizzando.

C’era diffidenza verso questo presidio ospedaliero, ritenuto ai confini, ma questo non è mai stato il nostro pensiero. È un progetto che non sostituisce la situazione di Tolentino, ma è nato per dare risposta alle esigenze dei pazienti, è nata l’idea di allestire posti di dialisi con la collaborazione del dottor Franco Sopranzi, direttore dell’unità complessa di Nefrologia e Dialisi. Oggi sento grande emozione, perché ci ho creduto molto».

Emergenza sociale

«Consideriamo che la malattia renale rappresenta una vera e propria emergenza sociale – le parole di Armando Marco Gozzini, commissario straordinario dell’Ast che non ha potuto presenziare all’inaugurazione per sopraggiunti impegni istituzionali - ne soffre circa il 7/8% della popolazione italiana, e si parla di una patologia quasi completamente asintomatica, se non negli stadi più gravi. Fatta questa premessa, vorrei sottolineare l’importanza per i pazienti dializzati della zona montana di avere un reparto dialisi vicino, all’interno dell’Ospedale di Camerino». Il sindaco di Camerino Roberto Lucarelli ha ringraziato i rappresentanti regionali, i vertici sanitari. «Non è comune inaugurare un reparto - ha detto il dottor Sopranzi - è un processo molto complesso. Ringrazio la politica e la dirigenza sanitaria per averci creduto, l’ufficio tecnico, gli ingegneri e la direzione sanitaria che mi sta aiutando a porre in atto le procedure per rendere operativa la struttura».

Come funziona il Cal
 

«Sarà un Cal - ha proseguito -, Centro dialisi ad assistenza limitata, in cui il paziente potrà essere ricoverato una volta a settimana ed essere assistito durante la terapia e con i prelievi. Negli ultimi giorni è stato fatto un lavoro frenetico: questi locali hanno già erogato i primi servizi, l’assistenza erogata a Camerino è la stessa di Torrette. Ci siamo dati l’obiettivo di diffondere le cure sul territorio e al domicilio dei pazienti».

© RIPRODUZIONE RISERVATA