«Palazzo ducale e vie di fuga in centro». Le tappe del piano di Camerino per la ricostruzione

La presentazione del programma straordinario per la ricostruzione
La presentazione del programma straordinario per la ricostruzione
di Monia Orazi
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Domenica 6 Dicembre 2020, 04:55

CAMERINO - Un’ordinanza per ricostruire in velocità i grandi edifici del centro storico, che permetta di usare i poteri straordinari del commissario alla ricostruzione Giovanni Legnini, per accelerare, in deroga alle norme che avrebbero paralizzato la ricostruzione per molti anni: è questa la novità inserita nel programma straordinario di ricostruzione di Camerino, presentato ieri pomeriggio nel corso di un’assemblea pubblica svoltasi online, alla presenza del sindaco Sandro Sborgia, degli assessori, dei consiglieri Anna Ortenzi e Luca Marassi delegati alla ricostruzione, dei tecnici comunali. 

I progetti sono accompagnati da un piano economico di 20 milioni di euro per finanziare gli interventi previsti. I fondi per la ricostruzione delle opere pubbliche a Camerino ammontano a 40 milioni di euro, il conto complessivo per riportare alla vita il centro storico ammonta a 60 milioni di euro, esclusa la ricostruzione privata. «Ci troviamo ad affrontare la ricostruzione più complessa del cratere - ha detto il consigliere Luca Marassi che ha illustrato le tavole tecniche - per l’elevatissimo livello di danno di oltre metà degli edifici del centro, la convivenza di edifici ed aggregati, la struttura urbanistica medievale, dai vicoli stretti e dagli accessi difficili. Abbiamo predisposto una prima stesura del programma straordinario sulle cose prioritarie per far partire la ricostruzione, rinviando a un successivo aggiornamento, la definizione della parte strategica su quali servizi riportare in centro storico».

I punti essenziali riguardano la definizione delle opere pubbliche prioritarie intorno a piazza Cavour per riportare attività commerciali e abitanti in una parte della città, la demolizione e la delocalizzazione di alcuni edifici ad esempio in zona Santa Maria in Via, l’ex scuola Betti per delocalizzare alcune case, largo Feliciangeli, via Morrotto, l’ex sede di Biologia e l’ex Tribunale, per fare spazio e predisporre nuove vie di fuga. Un altro punto cardine è la realizzazione di una nuova strada tra il Pincetto, con sbocco in viale Betti nei pressi del parcheggio meccanizzato, per dare una nuova via d’accesso a Camerino e favorire l’insediamento dei cantieri.

Pronto anche il piano di cantierizzazione, una scelta a metà tra la disposizione in sequenza dei cantieri a spicchi di intervento, e la grande flessibilità avuta all’Aquila: sarà istituito l’ufficio cantierizzazione.

Dei 349 edifici in centro storico 226 hanno un livello di danno grave e oltre la metà hanno un livello operativo danno grave L3 e L4, con quest’ultimo livello riferito a 79 edifici che comporta la demolizione e la ricostruzione. Per i danni lievi sono state presentate solo il 40% delle pratiche attese, 276 su 505, per la ricostruzione pesante solo l’11,8%. Tra gli edifici pubblici prioritari da ricostruire, per riportare vita in centro sono stati indicati: il palazzo ducale, sede Unicam, il Comune, il parcheggio meccanizzato, la chiesa e il palazzo arcivescovile di cui presto dovrebbe partire il cantiere, l’edificio ex Banca Marche che grazie ai soldi del tribunale diventerà la sede della biblioteca Valentiniana. Saranno istituite vie di fuga e spazi per facilitare l’accesso ai cantieri. 

Annunciata un documento direttore della ricostruzione: entro una settimana sarà affidato l’incarico insieme a quello dei piani attuativi per le sei zone perimetrate. Entro Natale dovrebbe riaprire al transito pedonale il corso con il cuore del centro storico, dove le messe in sicurezza hanno ormai raggiunto il 90%. «Il programma straordinario di ricostruzione potrà essere aggiornato nel tempo - ha detto il sindaco Sandro Sborgia - è un passo importante verso la ricostruzione della città, è un documento su cui i cittadini dovranno mettere i mattoni per restituire questo straordinario patrimonio, alle nuove generazioni».

Ha aggiunto l’assessore ai lavori pubblici Marco Fanelli: «È stato fatto un lavoro enorme apprezzato da tutti, il commissario Legnini ha apprezzato lo spirito con cui è stato presentato, detto che ne avrebbe tratto spunti per farlo diventare un modello, è per noi un motivo di grande soddisfazione».
 

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