Sotto processo per la serie di roghi: due anni e 20 giorni all'elettricista-piromane. Disposta la libertà vigilata

Il tribunale di Macerata
Il tribunale di Macerata
di Benedetta Lombo
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Giovedì 21 Aprile 2022, 07:40

CAMERINO - In sette giorni aveva appiccato sette incendi, portato in ospedale aveva commesso l’ottavo tentando di dare fuoco al quadro elettrico del pronto soccorso. Al piromane, un elettricista 34enne straniero che vive a Pioraco, lo psichiatra nominato dal giudice per effettuare una perizia, Gianni Giuli, ha riscontrato un vizio parziale di mente, ieri il giovane è stato condannato a due anni e 20 giorni di reclusione e a risarcire le due persone offese che si sono costituite parte civile. In più il gup Domenico Potetti ha disposto come misura di sicurezza la libertà vigilata. 

 
La difesa: «Al momento siamo soddisfatti, il giovane sta seguendo un percorso terapeutico che sta funzionando, mi auguro che con il tempo possa riacquistare un suo spazio nella socialità. Per la sentenza, aspetteremo le motivazioni e poi valuteremo se proporre ricorso in Appello». Al giovane, che attualmente è nella casa di cura Villa Jolanda di Majolati Spontini, il Gup ha riconosciuto, come chiesto dalla difesa sostenuta dall’avvocato Giovanna Sartori, la riqualificazione del reato nel tentativo per cinque dei capi d’imputazione contestati. L’elettricista era stato arrestato all’esito dell’indagine denominata dai carabinieri della Compagnia di Camerino “Cigno Nero”, aveva colpito a Camerino, Castelraimondo, Gagliole e Porto Recanati dal 28 maggio al 3 giugno del 2021. Al momento dell’arresto, era stato portato al pronto soccorso dell’ospedale di Camerino dove approfittando della momentanea assenza della dottoressa aveva manomesso un quadro elettrico provocando un corto circuito. 
Nei giorni precedenti aveva dato fuoco a due tir in un cantiere edile della Costruzioni Futura a Castelraimondo, all’isola ecologica di pertinenza del condominio Jet Residence a Porto Recanati, in un’officina meccanica in località Piani di Potenza a Gagliole, al cantiere edile della Costruzioni Futura di Castelraimondo, al bar Enjoy, al negozio “Amici a quattro zampe”, all’area di servizio Cdcl a Carbone di Camerino e poi al pronto soccorso dell’ospedale di Camerino.

Il reato di incendio consumato è rimasto per i roghi appiccati all’isola ecologica del Jet Residence a Porto Recanati, all’officina meccanica di Gagliole e al cantiere edile della Costruzioni Futura di Castelraimondo. Nel procedimento erano parte civile Fabio Paolini del Jet Residence di Porto Recanati con l’avvocato Andrea Bracalente e Benedetto Seminara della Costruzioni Futura con l’avvocato Nicola Pandolfi.

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