Pnrr sisma, progetti per 813 milioni: tra gli obiettivi lo sviluppo digitale. Ingenti risorse destinate alla viabilità

Il commissario Giovanni Legnini
Il commissario Giovanni Legnini
di Monia Orazi
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Venerdì 24 Dicembre 2021, 08:55

CAMERINO - Al via progetti per 813 milioni di euro dalla cabina di coordinamento che gestisce il fondo area sisma del piano nazionale di ripresa e resilienza guidata dal commissario alla ricostruzione Giovanni Legnini. Il primo pacchetto di progetti relativi al fondo “Città e borghi sicuri sostenibili e connessi” prevede interventi per la digitalizzazione dei centri colpiti dal sisma affidati ad Invitalia 170 milioni di euro, la produzione di energia rinnovabile e la realizzazione delle comunità energetiche locali per 63 milioni di euro.

Alla riqualificazione energetica di edifici pubblici 100 milioni di euro, 200 milioni di euro sono destinati ad opere di rigenerazione urbana altri, 40 milioni di euro alla creazione dei depositi per la conservazione del restauro dei beni culturali, 110 milioni di euro per investimenti nel settore turistico sportivo e culturale altri 60 milioni di euro alla sistemazione delle strade comunali. 
Altri progetti erano stati approvati per 260 milioni di euro nei giorni scorsi e ulteriori provvedimenti sono attesi subito dopo Natale. Ci sono fondi per la riqualificazione delle strade e delle stazioni ferroviarie. Le risorse permettono anche di dare il via libera al deposito di emergenza per i beni culturali di Camerino, finanziato per 9 milioni e 900 mila euro, grazie al fondo complementare per le aree sisma. Il progetto di realizzare il deposito temporaneo dei beni culturali alle ex Casermette, l’area di proprietà del demanio a Torre del Parco, tra Camerino e Castelraimondo, adibita a deposito militare ormai in stato fatiscente, era stato annunciato nel novembre 2017 dall’allora premier Paolo Gentiloni, ma poi tutto si era fermato. Il progetto inserito tra quelli da finanziare con i fondi del recovery plan ora con l’approvazione della cabina di regia, entra nella fase operativa. Tra i progetti di rigenerazione territoriale quello relativo a Cupi di Visso, Pievefavera e Vestignano di Caldarola e altre aree del maceratese. Inoltre, sono già state firmate lo scorso 17 dicembre le prime due ordinanze attuative, tra cui quella per la riqualificazione delle stazioni ferroviarie, con interventi previsti a Macerata, Tolentino e Tolentino Campus. Stanziati anche 177 milioni di euro per le strade statali, con fondi previsti per la provinciale 78 tra Sarnano ed Amandola. Altri 60 milioni di euro sono destinati al miglioramento delle strade comunali, con diversi comuni del maceratese, che hanno presentato progetti. La misura che è destinata a ridurre il divario digitale dell’Appennino serve invece per agevolare le connessioni digitali e lo sviluppo della banda larga, con la finalità di potenziare gli impianti di base con oltre 20.000 punti di accesso Wi-Fi. La misura sarà realizzata da Invitalia. 
L’efficientamento energetico degli edifici pubblici è destinato ad una serie di immobili di proprietà sia del demanio che dei comuni, insieme ad impianti per produrre energia pulita e vedrà il coinvolgimento del gestore del servizio elettrico nazionale. In particolare saranno create le comunità energetiche locali, anche per piccoli comuni sotto i 5000 abitanti, per favorire la produzione di energia pulita. 
Interessano diversi centri del maceratese le misure di rigenerazione urbana e territoriale di cui la prima tranche è di 200 milioni di euro.

L’ultima linea di intervento riguarda 100 milioni di euro per cammini culturali tematici e storici, la rifunzionalizzazione di soluzioni abitative di emergenza. Per le infrastrutture e la mobilit, come detto, gli interventi prevedono lavori per le strade comunali e la riqualificazione delle stazioni ferroviarie.

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