Daniele Crescimbeni un anno dopo l'incidente: «Vita stravolta, ora sogno di vincere la Corsa alla Spada per Samuele»

Crescimbeni, sopravvissuto allo schianto: «Una vita stravolta dopo l incidente, ma sogno di vincere per Samuele»
Crescimbeni, sopravvissuto allo schianto: «Una vita stravolta dopo l’incidente, ma sogno di vincere per Samuele»
di Giulia Sancricca
3 Minuti di Lettura
Sabato 13 Maggio 2023, 03:20 - Ultimo aggiornamento: 15:22

CAMERINO - Prima la gioia per la vittoria. Poi, pochi giorni dopo, il dramma che gli ha «stravolto la vita». Per Daniele Crescimbeni, 23 anni, vincitore lo scorso anno della Corsa alla spada, questa manifestazione è un connubio di emozioni contrastanti. Emozioni che ritornano prepotentemente a galla nel vedere il suo volto ritratto sui manifesti dell’iniziativa che si svolgerà a Camerino da lunedì al 28 maggio prossimo.

 

Daniele è infatti uno dei sopravvissuti all’incidente in cui il 12 giugno dell’anno scorso ha perso la vita Samuele Micarelli, figlio di Fabio, lo storico vice del tecnico Marco Giampaolo.

Dopo l’incidente Daniele venne trasportato in eliambulanza all’ospedale di Torrette dove, dopo il ricovero in terapia intensiva, ha iniziato i lunghi mesi di riabilitazione. Quest’anno non correrà per Sossanta, ma la voglia di tornare a gareggiare per vincere di nuovo e dedicare la vittoria al suo amico Samuele è tanta.

«Quello della Corsa alla spada è sempre un bel periodo per Camerino - racconta - si percepisce già da questi giorni. Per me è un insieme di ricordi belli e terribili». Ma vedere il suo volto come testimonial sui manifesti dell’evento lo ha riportato ai momenti della vittoria. «Noi tutti ci pensiamo e abbiamo un bel ricordo della Corsa alla spada. Quando ne parlo con i miei amici mi raccontano dell’emozione nel vedermi passare davanti a loro. C’era anche Samuele, ha corso gli ultimi metri al mio fianco ed è stato il primo ad abbracciarmi dopo la vittoria». Una vittoria che poco dopo ha assunto però un sapore amaro. «La felicità è durata poco. Nemmeno 20 giorni dopo c’è stato l’incidente». Un colpo durissimo. «La ripresa fisica è stata lunga e ancora va avanti - racconta -, ho interrotto da poco la riabilitazione intensiva e ho iniziato ad andare in palestra. Sul profilo morale è un fatto difficile da superare e me ne sono accorto quando sono uscito dall’ospedale: la mia vita e quella dei amici è stata stravolta dalla perdita di Samuele, ma ci stiamo facendo forza a vicenda per andare avanti».

È per questo che, anche se per il momento non è ancora tempo di tornare a correre, Daniele resta comunque al fianco dei Sossanta in vista della prossima Corsa, sognando poi di tornare a difendere la spada in memoria del suo caro amico. «Sono sempre in contatto con i ragazzi di Sossanta, faccio parte del terziero e farò il tifo per loro. Sono sicuro che a tifare, da qualche parte, ci sarà anche Samuele. Mi dispiace non poter difendere la spada in prima persona, ma so che qualcuno lo farà al posto mio. Il futuro? Magari non sarà a breve, ma spero di tornare a correre per vincere la spada e farlo nel nome di Samuele». Quest’anno, tra l’altro, la storica gara torna tra le vie del centro ferito della città ducale e le caratteristiche fisiche di Daniele lo avrebbero favorito. «Sono portato a fare bene in salita, è vero. Mi auguro di poter mettere in campo queste qualità nei prossimi anni».

© RIPRODUZIONE RISERVATA