Crisi delle vocazioni fra i Cappuccini: dopo tanti anni non ci sono novizi a Renacavata

Crisi delle vocazioni fra i Cappuccini: dopo tanti anni non ci sono novizi a Renacavata
Crisi delle vocazioni fra i Cappuccini: dopo tanti anni non ci sono novizi a Renacavata
di Monia Orazi
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Mercoledì 15 Settembre 2021, 08:55

CAMERINO  - Per la prima volta in anni recenti, il convento dei Cappuccini di Renacavata di Camerino, culla che ha visto la fondazione dell’ordine nel 1528 non avrà aspiranti frati ad apprendere dai religiosi più anziani, le regole del vivere in comunità dettate dal poverello di Assisi. L’annuncio è stato dato domenica scorsa dal padre maestro, durante la messa dopo che il novizio presente nel convento si è ritirato a Civitanova per seguire i giovani. Una notizia accolta con dispiacere dai fedeli, che mantengono un legame stretto con lo storico convento. 

 
In convento resteranno tutti gli altri confratelli, che continueranno a vivere il loro ministero, a stretto contatto con la popolazione, che non manca di seguirli sia durante le celebrazioni, che nelle varie iniziative, essendo molto diffusa la devozione popolare e il legame dei camerti e dei residenti nei comuni limitrofi. Negli anni scorsi era stata proprio Camerino a raccogliere, nel convento di Renacavata, i vari novizi provenienti anche dagli altri due centri cappuccini in Italia.

La mancanza dei nuovi aspiranti frati è uno dei segni della carenza di vocazioni, che da anni rende sempre più esiguo il clero, assottigliando le fila sia dei sacerdoti francescani ordinati, che degli altri ordini religiosi, segno di una secolarizzazione progressiva della società.

Il convento di Renacavata è un punto di riferimento importante, la struttura è inserita nel percorso della Via Lauretana, sviluppato per intuizione delle docenti Unicam Emanela Di Stefano e Tiziana Croce, in collaborazione con altre istituzioni, che ha visto una grande collaborazione tra gli stessi frati. 


Di recente, per iniziativa del ministro provinciale Fra Sergio Lorenzini, i Cappuccini hanno individuato anche il cammino che porta il loro nome, come meta del turismo lento di impronta anche religiosa. Si tratta del percorso pensato per unire i conventi dei frati cappuccini marchigiani e che arriva sino ad Ascoli Piceno e tocca oltre che Renacavata, San Severino, Cingoli e Fiastra. Si tratta di un cammino lento lungo 400 chilometri, suddiviso in 17 tappe che ripercorre non solo la mappa degli insediamenti dei frati cappuccini ma anche la storia del movimento religioso che ha segnato la storia del nostro territorio e si pone come itinerario sia religioso che escursionistico, diventando una delle vie del turismo lento nelle Marche.

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