L'abitazione è ancora inagibile per il sisma, ma il pensionato deve abbaytere la casetta: «Non hanno applicato il decreto "Salva Peppina"»

L'abitazione è ancora inagibile per il sisma, ma il pensionato deve abbaytere la casetta: «Non hanno applicato il decreto "Salva Peppina"»
L'abitazione è ancora inagibile per il sisma, ma il pensionato deve abbaytere la casetta: «Non hanno applicato il decreto "Salva Peppina"»
di Monia Orazi
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Mercoledì 6 Aprile 2022, 14:23 - Ultimo aggiornamento: 7 Aprile, 08:26

CAMERINO - «Si applicano norme ordinarie, a qualcosa come il terremoto, che ordinario non è. Per la casa mobile amovibile del signor Carlo Pennesi sono state mosse contestazioni dal Comune di Camerino: in sostanza sono state richieste pratiche come se si trattasse di una costruzione in muratura, senza applicare le norme del cosiddetto decreto Salva Peppina».

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A parlare è Piero Ciuffoni, che ha seguito il caso del 79enne di Camerino, che subito dopo il terremoto per non lasciare la sua abitazione a Pontelatrave e l’allevamento di animali, ha impiantato sul suo terreno una casetta su ruote, costruendovi di fronte una piccola veranda in legno ed un marciapiede di accesso alla struttura.

Il progetto

Il geometra camerte ha redatto la perizia giurata, presentata da Pennesi per il ricorso al Tar, che attesta come trattandosi di un’abitazione su ruote la struttura sia perfettamente rimuovibile.

Pennesi nel frattempo ha già trovato un’abitazione provvisoria in affitto e si prepara a rimuovere la casetta, al quale ha applicato anche dei pannelli di polistirolo all’esterno per renderla più isolata. Nel frattempo i tecnici stanno redigendo il progetto di riparazione dei danni della sua abitazione, salvo imprevisti i lavori dovrebbero iniziare entro la fine del 2022, ed entro un anno circa l’anziano dovrebbe essere in grado di rientrare a casa sua. 

Il decreto

«È una situazione assurda - commenta Diego Camillozzi dell’associazione “La terra trema noi no” - ancora una volta a fare le spese della burocrazia è una persona anziana, che ha solo voluto restare accanto alla sua abitazione, lesionata dal sisma. Sono state realizzate tantissime casette provvisorie nei comuni dell’entroterra, era stato emesso il cosiddetto decreto “Salva Peppina”, che però presentava una serie di incongruenze, sanate con la modifica all’articolo due dello stesso decreto grazie all’approvazione degli emendamenti a firma del senatore Paolo Arrigoni ed altri, in modo da permettere l’utilizzabilità delle abitazioni provvisorie, fino a quando il terremotato non rientra nella propria abitazione. Solamente quando l’abitazione, dopo la fine dei lavori di recupero, viene dichiarata agibile, ci sono novanta giorni di tempo per rimuovere l’abitazione provvisoria».

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