Pasquale Bisconti, fondò Il calzaturificio “Zecchino d’Oro”, a 90 anni ogni giorno in azienda: «Il lavoro, elisir di lunga vita»

Pasquale Bisconti, fondatore del calzaturificio Zecchino d'oro
Pasquale Bisconti, fondatore del calzaturificio Zecchino d'oro
di Massimiliano Viti
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Domenica 14 Marzo 2021, 03:15

MONTE SAN GIUSTO - «Come nella vita, nella calzatura non si finisce mai di imparare». E bisogna crederci se a dirlo è Pasquale Bisconti, 90 anni martedì 16 marzo, fondatore del calzaturificio Zecchino d’Oro.

Il distretto calzaturiero marchigiano è famoso in tutto il mondo anche (e soprattutto) per persone come Pasquale, “Pasquì” per tutti, che tutti i giorni si reca nella sua azienda per svolgere le operazioni di spazzolatura, stiratura, ed altro. Lavora ogni giorno 8 ore, come un qualsiasi dipendente. 

Il lavoro
Il lavoro, la fabbrica, le scarpe da bambino sono tutto per lui. E quando gli chiediamo perché lavora ancora, Pasquale, tra il serio e il faceto, risponde: «Lavoro ancora perché chi è andato in pensione ora non c’è più».
La famiglia di Pasquale è originaria di Montegranaro e ha origini contadine. A 13 anni, il futuro imprenditore, è desideroso di apprendere l’arte della calzatura e si rivolge all’azienda Severini per poter svolgere un periodo di apprendistato. E per ringraziare il titolare di questa opportunità formativa, gli regala polli, frutta e verdura provenienti dal campo dei suoi genitori. A 21 anni, siamo nel 1952, decide di mettersi in proprio e apre a Monte San Giusto il calzaturificio Sonia che poi diventerà Zecchino d’Oro nel 1960. L’attività è impostata proprio come lo sono tante imprese calzaturiere di oggi perché lavora conto terzi e per il marchio proprio. Due sono le caratteristiche che non sono mai cambiate in 60 anni: la produzione di scarpe da bambino e la qualità del prodotto. Su quest’ultima, Pasquale non è mai sceso a compromessi.

La gestione
Oggi, il calzaturificio, che viene gestito dai suoi figli Cinzia e Marco, dà lavoro a 40 persone, produce oltre 70.000 paia di calzature l’anno e genera un fatturato di circa 5 milioni di euro.

Il 90% delle vendite avviene all’estero. Gli anni più floridi sono stati dal 1986 al 2008. Poi è arrivata la crisi, le calzature asiatiche e altri fattori che hanno spazzato via moltissime imprese che tra Monte San Giusto e Monte Urano si erano specializzate nella fabbricazione di scarpe per bambini. Zecchino d’Oro è una delle pochissime che, producendo made in Italy, è riuscita a resistere, grazie anche alla sua filosofia produttiva. 


Le scarpe
«In questi 60 anni il modo artigianale con cui vengono prodotte le scarpe è cambiato molto meno rispetto alle modalità di vendita», osserva Pasquale Bisconti, il quale ricorda i momenti brutti della sua vita calzaturiera, come la scomparsa del suo socio Franco Compagnucci oltre dieci anni fa, e i momenti più belli come la festa a sorpresa organizzata all’interno dell’azienda per i 25 anni di attività del calzaturificio e la premiazione per la Fedeltà al lavoro da parte dell’allora Camera di commercio di Macerata avvenuta nel settembre 2014. Si dice che l’imprenditore è ottimista di natura e Pasquale offre la dimostrazione, a modo suo, di quanto il detto abbia un fondamento: «Il mio futuro? Continuare a lavorare. Così a 100 anni ci arrivo sicuramente».

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