Si scia, anzi no: la mancanza di energia rovina il debutto degli impianti e in molti tornano a casa

Si scia, anzi no: la mancanza di energia rovina il debutto degli impianti e in molti tornano a casa
Si scia, anzi no: la mancanza di energia rovina il debutto degli impianti e in molti tornano a casa
di Monia Orazi
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Lunedì 13 Dicembre 2021, 09:36

BOLOGNOLA - Dopo il danno di due stagioni senza sciatori, ieri la beffa: gli impianti sciistici di Bolognola sono riusciti ad aprire solo per poche ore. A causare lo stop dalle prime ore del mattino sino alle 12, un nuovo blackout della corrente elettrica, con le linee telefoniche mute, che dopo aver lasciato al freddo per un periodo dalle 12 alle 24 ore le persone sia nelle Sae che 25 comuni dell’entroterra nella giornata nevosa di sabato, anche ieri ha bloccato ogni attività da notte fonda, sino a mezzogiorno, in alcuni casi sino al pomeriggio.

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La mobilitazione

L’Enel ha messo in campo una sessantina di persone per riparare i guasti, ma la neve pesante che ha raggiunto il metro di altezza in montagna, ha fatto cadere alberi e tralicci della luce. Per due giorni centinaia di case, Sae di diversi comuni comprese, si sono ridotte a ghiacciaie. Nelle aree Sae qualcuno è ricorso ai generatori di emergenza, ma quelli che la Protezione civile aveva ipotizzato, tramite la Regione, di mettere sin dal gennaio di quest’anno, ancora non ci sono. Nonostante Francesco Cangiotti, gestore della stazione sciistica di Pintura di Bolognola, avesse annunciato sui social che il blackout impediva di mettere in funzione gli impianti, un lungo serpentone di auto si è riversato in montagna e, complice la giornata di sole, baite e ristoranti della zona avevano prenotazioni da tutto esaurito. Le forze dell’ordine per evitare di far salire troppe auto hanno chiuso la strada, fermando le auto a Pintura, tra qualche malumore. «Solo dopo le 12 - hanno scritto i gestori sulla pagina social Bolognola Sky - il guasto è stato risolto. Molta gente ha capito il disagio, altri purtroppo si sono lamentati, ma teniamo a precisare che lo skipass acquistato per la giornata e non utilizzato sarà valido per un altro giorno». La pista di Porte di Berro aprirà mercoledì. I momenti vissuti da cittadini e turisti sono stati descritti anche dal sindaco di Bolognola Cristina Gentili. «Telefoni e corrente sono tornati intorno alle 12, speriamo che non accada più. A metà giornata è arrivato anche il sole, le montagne erano stupende. Appena tornata la corrente, gli impianti di risalita a Pintura sono stati messi in funzione, dando finalmente inizio alla stagione invernale, che attendiamo dopo due anni. Speriamo che l’emergenza sia superata. La Croce Rossa di Camerino ci ha portato un generatore che abbiamo posizionato nell’area Sae, siamo sempre stati in contatto con la Prefettura. Speriamo non ci siano altri problemi». Da sabato notte al primo pomeriggio di ieri si sono registrate interruzioni di corrente per duecento famiglie a Fiastra, circa 146 a Bolognola, diverse decine ad Acquacanina. Problemi con la corrente anche per un’ottantina di abitazioni a Sarnano, una quarantina di famiglie a Camerino, 68 ad Apiro, 25 a Gualdo, 12 a Monte San Martino ed Esanatoglia, e sette famiglie a Gagliole. Nella maggior parte dei casi la corrente è stata ripristinata ieri nel primo pomeriggio. 

Il disagio
Si è sfogato sui social per il disagio il sindaco di Visso, Gian Luigi Spiganti Maurizi, rimasto al freddo nella sua Sae in quarantena poiché positivo al Covid: «Un giorno e una notte senza energia elettrica nelle Sae di Borgo San Giovanni, passati incollato al mio cellulare a contattare Enel, poi non avendo risposte ho chiamato la Prefettura, che si è subito attivata. È stato un susseguirsi di contatti anche con la Protezione civile regionale, poi finalmente questa mattina (ieri, ndr.) sono stati installati due generatori. Penso solo che tutto questo poteva essere fatto prima». Simone Baldelli, deputato di Forza Italia e presidente della Commissione parlamentare di inchiesta per la tutela dei consumatori afferma: «Nel riservarmi di approfondire la questione e di intraprendere eventuali iniziative parlamentari, mi auguro che la società elettrica faccia il massimo per garantire al più presto, anche in termini di manutenzione, la continuità del servizio a tutti gli utenti delle zone terremotate».

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