Limite di 40 km alll'ora sulla Val di Chienti: due multe annullate dal giudice di pace

Limite di 40 km alll'ora sulla Val di Chienti: due multe annullate dal giudice di pace
Limite di 40 km alll'ora sulla Val di Chienti: due multe annullate dal giudice di pace
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Venerdì 24 Giugno 2022, 04:20

BELFORTE DEL CHIENTI - Annullata la multa emessa dalla polizia dell’Unione montana dei Monti Azzurri: il giudice di pace Alessandra Maria Guarnieri ha dato ragione a due automobilisti di Tolentino che sono stati sanzionati lo scorso 15 dicembre, mentre passavano in auto nella zona della superstrada interessata dai lavori, a Belforte del Chienti, con il limite posizionato a 40 km orari.


Proprio lì sono stati beccati dall’occhio implacabile dell’autovelox, mentre superavano di poco il limite, da uno degli agenti della polizia municipale associata, gestita dall’Unione montana.

Numerose sono state le contravvenzioni elevate in quel periodo, tanto che sul gruppo Facebook “No autovelox in superstrada”, fondato dall’ex assessore provinciale Giovanni Battista Torresi, è nata la proposta di un ricorso collettivo. Una ventina gli automobilisti che hanno aderito e si sono rivolti allo studio dell’avvocato Alessandro Monaco di Roma.

La sentenza emessa dopo l’udienza dello scorso 4 maggio, è stata depositata ieri: sono annullati i due verbali di contestazione relativi agli automobilisti, emessi entrambi lo scorso 15 dicembre. Si tratta di una donna di Tolentino e di un artigiano, sempre residente in città. Per il giudice di pace sono state decisive le motivazioni espresse dal legale dell’Unione montana, in merito alla mancata contestazione immediata dell’eccesso di velocità.

Il giudice ha accolto la tesi dell’avvocato Monaco, secondo cui c’è incoerenza tra il fatto che autovelox, vettura di servizio e vigili si trovavano su una piazzola al km 66,200 della superstrada, in un tratto ad un’unica carreggiata a causa dei lavori e questo è un aspetto che secondo il giudice cozza con le motivazioni indicate nei verbali di multa «dove viene fatto riferimento all’impossibilità di arrestare il veicolo a causa della velocità di percorrenza». Il giudice sottolinea inoltre che in quel tratto il limite era appena di 40 km orari e nella multa si fa riferimento alla possibilità di sorpasso ad alta velocità, che in quel tratto - sempre secondo il magistrato - era però impossibile effettuare poiché la marcia era ridotta ad un’unica corsia. Secondo la polizia locale l’automobilista non poteva essere raggiunto per la contestazione immediata dell’infrazione a causa della eccessiva velocità dell’utente, che veniva accertato essere di appena 86 km orari, né di essere raggiunto senza pericolo per la circolazione. 


Tesi questa, che secondo il giudice di pace andrebbe esclusa, in virtù della velocità tenuta dai ricorrenti. I vigili, sempre secondo il giudice, hanno puntato l’autovelox quando la vettura si è allontanata e nel verbale non sarebbe stata indicata la distanza tra la postazione degli agenti e il punto di accertamento dell’eccessiva velocit

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