Apiro e Matelica tra i centri più generosi della regione: sono ai vertici nella donazione degli organi

Apiro e Matelica tra i centri più generosi della regione: sono ai vertici nella donazione degli organi
Apiro e Matelica tra i centri più generosi della regione: sono ai vertici nella donazione degli organi
di Leonardo Massacesi
2 Minuti di Lettura
Martedì 26 Aprile 2022, 09:50

APIRO  - Dal rapporto realizzato dal Centro nazionale trapianti, Apiro e Matelica salgono sul podio delle città “generose”. Il dato è emerso in occasione della venticinquesima Giornata nazionale della donazione degli organi che si è tenuta domenica. L’indice di donazione che viene espresso in percentuale è considerato sulla base dei consensi, delle astensioni e di chi rifiuta la donazione.

E sui dati registrati nel 2021, per quanto riguarda la Marche, che si è piazzata al dodicesimo posto tra le regioni, spiccano – come detto - i centri di Apiro e Matelica saliti sul podio rispettivamente al secondo e al terzo posto.

Al primo posto regionale c’è Pietrarubbia, in provincia di Pesaro Urbino, che ha raggiunto un indice di 74,57%; a seguire Apiro con un indice che si è attestato al 72,6 % e in terza posizione c’è Matelica con un indice che ha toccato quota 71,86%. Tra le province Macerata è al sessantaseiesimo posto. 


Dunque tra le regioni italiane le Marche piazzandosi cime detto dodicesima con un indice di dono 58,87% (consensi alla donazione 69,6%, astenuti 46,9%) è in linea con la media nazionale che nel 2021 ha raggiunto il 59,23. La dichiarazione di volontà, di astenersi o di rifiutare la donazione viene sottoscritta all’atto dell’emissione della carta d’identità negli uffici Anagrafe dei comuni in cui il servizio è attivo, e sono in totale 6.845 i comuni che possono offrire questa opportunità. In questa ottica il lavoro che Comuni possono svolgere nella diffusione della cultura della donazione, è assolutamente importante al fine di informare e mettere nelle migliori condizioni il cittadino chiamato alla scelta al momento del rinnovo della carta d’identità. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA