A 93 anni va in macchina a ballare e travolge una Ape Piaggio con due ragazzi a bordo

La polizia stradale
La polizia stradale
di Benedetta Lombo
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Martedì 15 Settembre 2020, 03:55
CASTELRAIMONDO - Esce di casa per andare a ballare, ma ad un incrocio taglia la strada ad un Ape Piaggio, 93enne a processo per lesioni personali stradali gravi. A gennaio del prossimo anno la sentenza. Quello che è accaduto la sera del 18 novembre 2016 lo ha raccontato ieri mattina in aula la vittima dell’incidente, una 22enne originaria di Camerino. Erano circa le 19.15 quando la giovane, che era sull’Ape Piaggio insieme ad un amico, stava percorrendo la strada provinciale in direzione di Camerino-Matelica. 

 
Arrivati all’incrocio con il centro abitato di Castelraimondo i due giovani avevano visto una Peugeot 207 procedere in senso opposto di marcia, l’uomo alla guida della Peugeot doveva svoltare a sinistra, ma prima avrebbe dovuto dare la procedenza. L’anziano invece aveva svoltato subito e il giovane alla guida del ciclomotore Ape non era riuscito a evitare l’incidente. L’impatto fu particolarmente violento. Sul posto erano intervenuti nel giro di pochissimo, un’ambulanza, una pattuglia dei carabinieri e una della polizia stradale. La giovane che era nell’Ape era stata trasportata d’urgenza all’ospedale di Camerino dove i medici le riscontrarono vari traumi per una prognosi di 40 giorni. L’anziano invece, sentito dagli agenti della polizia stradale, aveva detto di star bene e aveva rifiutato l’intervento del 118. Agli agenti aveva raccontato di essere diretto a una sala da ballo che si trova a San Severino, stava andando piano con l’auto e una volta arrivato all’incrocio di Castelraimondo aveva inserito la freccia e vedendo in lontananza dei fari aveva svoltato a sinistra. 
Tutti gli accertamenti e gli atti redatti dagli agenti della polizia stradale erano poi finiti sul tavolo del pubblico ministero Stefania Ciccioli che aprì un fascicolo a carico dell’anziano di Gualdo Tadino per lesioni personali stradali gravi. Il pensionato, finì poi sotto processo. Ieri nell’udienza davanti al giudice Vittoria Lupi e al pubblico ministero Rocco Dragonetti è stata sentita la giovane che nell’incidente aveva riportato diversi traumi. La 22enne, a ormai quattro anni di distanza dal fatto, ha ricostruito i momenti dell’incidente, poi l’udienza è stata rinviata al prossimo 18 gennaio per la celebrazione della discussione e la sentenza.
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