Hub di Amazon a Montecosaro, il progetto frena. Comunicazione della multinazionale alla proprietà dell’area: ecco perché

Hub di Amazon a Montecosaro, il progetto frena. Comunicazione della multinazionale alla proprietà dell’area: ecco perché
Hub di Amazon a Montecosaro, il progetto frena. Comunicazione della multinazionale alla proprietà dell’area: ecco perché
di Benedetta Lombo-Emanuele Pagnanini
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Venerdì 25 Marzo 2022, 08:25 - Ultimo aggiornamento: 15:05

MONTECOSARO - La guerra in Ucraina mette in forse l’hub Amazon a Montecosaro Scalo. Nei giorni scorsi, infatti, la multinazionale ha comunicato alla proprietà dell’area l’intenzione di sospendere gli interventi sul territorio a causa della crisi generale determinata dalla guerra. Al momento non è chiaro se la sospensione sia solo temporanea, quello che è trapelato è che Amazon avrebbe messo in stand-by l’opzione di acquisto dell’area. Intanto la pratica è stata non solo istruita ma completata dal punto di vista amministrativo. 

 
La situazione 
La concessione edilizia è pronta e può essere ritirata, a mancare dunque è solo l’accordo tra le parti private, vale a dire il passaggio dell’area dall’attuale proprietà alla ditta che dovrà realizzare il capannone per conto della Amazon. «Per quanto di competenza del Comune – ha spiegato ieri il sindaco di Montecosaro Reano Malaisi –, la questione è definita da tempo. Si è trattato solo di definire ed approvare una piccola variante urbanistica. Praticamente sono stati accorpati due lotti distinti per dare la possibilità alla multinazionale di sfruttare un’area più grande adatta alle sue esigenze. Ma la capacità edificatoria è stata diminuita. Infatti per un hub di questo tipo servono anche ampi spazi esterni per parcheggiare i mezzi ed effettuare le manovre per le operazioni di carico e scarico. Abbiamo quindi definito anche le opere di urbanizzazione a carico del lottizzante legate alla variante urbanistica. Ci sono stati diversi incontri tra Comune, proprietà e ditta che dovrà effettuare i lavori per Amazon. Definita la questione urbanistica, il nostro compito è finito e non ho più sentito nessuna delle parti. A questo punto manca solo l’ultimo passaggio. So che c’è stato qualche inghippo che ha rallentato l’operazione ma confido che manchi poco tempo al via ai lavori».
Ad oggi l’operazione per la realizzazione dell’hub è stata piuttosto complessa, lo scorso settembre era stato compiuto un importante passo in avanti con la decisione dei giudici del collegio del Tribunale di Macerata di omologare il piano di ristrutturazione della Opus srl di Montecosaro curato dall’avvocato Alberto Feliziani. La società aveva stretto accordi con la multinazionale Amazon per cederle tutte le aree di proprietà per realizzare un deposito di smistamento e la condizione sospensiva di iniziare la costruzione era proprio l’omologa del piano di ristrutturazione della società. L’avvocato Feliziani aveva intessuto una fitta rete di collaborazioni, fatto convergere una molteplicità di interessi e sottoposto al Tribunale di Macerata un articolato piano di ristrutturazione che prevedeva appunto la collocazione ad Amazon. La decisione di settembre dei giudici (il collegio era stato presieduto dal giudice Luigi Reale, con lui il magistrato Jonata Tellarini e, quale giudice delegato relatore, Enrico Pannaggi) aveva dunque permesso di superare l’ultimo scoglio alla realizzazione del deposito di smistamento del colosso mondiale dell’e-commerce su un’area di 10.500 metri quadrati individuata a suo tempo dagli sviluppatori italiani in un territorio nel comune di Montecosaro ai confini con il comune di Civitanova. Nei giorni scorsi invece la comunicazione alla proprietà dell’intenzione di sospendere gli interventi sul territorio.

Il colosso 
Amazon è un’azienda di commercio elettronico statunitense, con sede a Seattle, nello stato di Washington. È la più grande Internet company al mondo.

L’apertura di un hub a Montecosaro sarebbe molto importante anche per gli effetti sul fronte occupazionale.


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