“Adotta una scuola”, sinergia tra Frau e Ipsia. Coinvolti gli studenti della scuola di Sarnano

Adotta una scuola , sinergia tra Frau e Ipsia. Coinvolti gli studenti della scuola di Sarnano
​“Adotta una scuola”, sinergia tra Frau e Ipsia. Coinvolti gli studenti della scuola di Sarnano
di Massimiliano Viti
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Sabato 28 Gennaio 2023, 04:00 - Ultimo aggiornamento: 29 Gennaio, 14:24

TOLENTINO - Poltrona Frau conferma la sua adesione per “Adotta una scuola”, il progetto formativo promosso da Altagamma e giunto alla sua seconda edizione. Dalle 17 imprese che hanno aderito al primo anno se ne sono aggiunte altre 6 (tra cui Gucci e Zegna) per cui sono 23 quelle che partecipano alla seconda edizione. E sono 23 le scuole adottate. Poltrona Frau ha aderito fin dall’inizio all’iniziativa e ha riconfermato l’adozione alla scuola Ipsia Renzo Frau di Sarnano, l’istituto che porta il nome del fondatore dell’azienda di design controllata dall’americana Haworth e con quartiere generale a Tolentino.

In particolare, gli studenti delle sezioni Moda e Arredo avranno la possibilità di sviluppare una collezione di oggettistica partendo da un brief dal titolo: “La sostenibilità per disegnare il futuro”.

Scopo dell’iniziativa è formare le nuove generazioni di artigiani capaci di dare valore ai materiali di scarto, riciclandoli attraverso oggetti e arredi. Durante la settimana del progetto saranno toccate tutte le specializzazioni necessarie: definizione di un briefing, creazione di un’idea, disegno e progettazione, realizzazione prototipale, produzione del prodotto finito. Al termine del percorso gli studenti costruiranno la comunicazione dei loro progetti in esposizione presso il Poltrona Frau Museum di Tolentino. Obiettivo del progetto è creare un rapporto virtuoso tra scuole tecniche-professionali e il mondo industriale e di rispondere alle attuali esigenze delle aziende che oggi hanno bisogno di talenti manifatturieri. «Lo studio Altagamma-Unioncamere ha evidenziato una rilevante difficoltà a reperire talenti manifatturieri: si stima siano circa 346.000 le figure professionali che serviranno nei prossimi 5 anni (108.000 nell’automotive, 94.000 nella moda, 62.000 nell’alimentare, 46.000 nel design e mobile e 36.000 nell’ospitalità), ma solo 1 su 2 sarà identificata. Un paradosso in un Paese che vede il 23% di disoccupazione giovanile», osserva Stefania Lazzaroni, direttrice generale di Altagamma. 

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