Tumori. Identificata una molecola in grado di bloccare i meccanismi di riciclo delle proteine e di riproduzione delle cellule tumorali. La scoperta - dell'Istituto di biologia e patologia molecolari del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Ibpm) di Roma, pubblicato sulla rivista 'Autophagy' - potrà portare all'individuazione di farmaci in grado di inibire lo sviluppo di determinate neoplasie.
La molecola
La nuova molecola - SM15 - riesce a inibire l'autofagia cellulare, cioè il processo attraverso il quale i componenti danneggiati delle proteine vengono riutilizzati per la costruzione di nuove molecole proteiche. Questo processo consente alle cellule tumorali, in taluni casi, di sopravvivere. «Nei tumori, l'autofagia svolge un duplice ruolo, perché è in grado di favorire la sopravvivenza o la morte delle cellule tumorali, a seconda del tipo e dello stadio del tumore», spiega Daniela Trisciuoglio, ricercatrice del Cnr-Ibpm e coordinatrice dello studio. «Questa piccola molecola impedisce una fase specifica dell'autofagia e, allo stesso tempo, blocca la mitosi, attraverso la quale da una cellula si generano due cellule figlie dallo stesso corredo cromosomico di quella originaria. Ciò determina, per le cellule tumorali, l'impossibilità di riprodursi e di rigenerarsi, causandone la morte».
TIPE2 sensitizes breast cancer cells to paclitaxel by suppressing drug-induced autophagy and cancer stem cell properties https://t.co/UQyTozqZtj pic.twitter.com/uSISnncqok
— Autophagy Papers (@AutophagyPapers) March 25, 2023
Lo studio
In particolare, lo studio ha dimostrato che la molecola blocca le fasi più tardive del processo autofagico agendo sulla proteina SNAP29, che guida la fusione tra il materiale da degradare e i lisosomi, gli organelli che smantellano le proteine. «L'attività della SM15 impedisce la degradazione e il riciclo di materiali cellulari deteriorati, ormai tossici per la cellula.
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