Un cane in casa, che felicità: ma c’è un prezzo da pagare

Con "17 motivi per non avere un cane" l’addestratore cinofilo Davide Roccetti mette in guardia con consigli “seriamente comici”

L'addestratore Davide Roccetti
L'addestratore Davide Roccetti
di Lorenzo Sconocchini
3 Minuti di Lettura
Venerdì 10 Marzo 2023, 12:16

Ci sono mille ragioni valide per prendersi in casa un cane, ma anche 17 precisi motivi per non farlo. Li spiega in un “manualetto seriamente comico” Davide Roccetti, filottranese di 51 anni, uno che dei nostri amici a quattro zampe si prende cura per professione nel suo ricovero per cani “Centro Cinofilo Arnaldo”, nella campagna di Sant’Egidio, a Montecassiano (Macerata). Un addestratore abituato a imprese ardue, al punto che il tribunale di Torino gli ha affidato il compito di rieducare Ares, Aragon, Alex, Apache e Artù, i cinque cani di razza lupo cecoslovacco che nel 2020 a Grugliasco sbranarono l’anziana madre della proprietaria.


Situazioni estreme


Ma non è certo per situazioni drammatiche ed estreme come questa che l’autore cerca di responsabilizzare famiglie e persone che vogliono avere un cane «o sfortunatamente già ce l’hanno», come ironizza nel sottotitolo del libro, che si trova su Amazon e sul sito www.17motivipernonavereuncane.it, dove si può acquistare online (sia in versione ebook che cartacea) al prezzo di 9 euro. «Con uno stile comico, demenziale e parodistico - chiarisce l’autore - ho cercato di spiegare che il cane è un piacere immenso ma ha un prezzo, e prima di accoglierne uno in casa è bene sapere se si è disposti a pagarlo».


Addestratore cinofilo e proprietario di una pensione per cani, Roccetti ha conosciuto per lavoro oltre 2.000 cani, con relative famiglie. «Ho visto cose che voi umani non potreste immaginarvi, famiglie da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione, e ho visto proprietari di cani balenare nel buio vicino alle porte di Tannhäuser», ci scherza su l’autore, che prima di aprire un centro cinofilo ha lavorato nell’editoria con una sua agenzia letteraria a Pesaro.


Affinché nessuno si penta della scelta di portarsi un cane in casa, l’autore dispensa consigli pratici e sfata luoghi comuni. «A volte una leccata su una mano - scrive - è divertente e sarete tutti pronti a ridacchiare pensando che voglia dirvi che vi vuole bene, anche se conosco cani che leccano per assaggiare. C’è però una regola rigidissima che tutti i cani, anche i più anarchici rispettano. Tutti i cani sanno che per nessun motivo, si deve leccare qualcuno in faccia senza prima aver mangiato un pipistrello putrefatto o essersi fatto una completa seduta di igiene intima».
Ironico ma non troppo.


Sul filo di questo registro, ironico ma non troppo, a tratti provocatorio, l’autore mette in guardia potenziali proprietari di cani di qualsiasi razza o taglia.

Non un compito da affrontare con superficialità. «Il cane va rispettato nella sua natura e questo comporta un impegno serio e costante. Impegno che deve mantenersi inalterato tutti i giorni, tutto il giorno. Anche quando non si ha tempo, non si ha voglia, anche quando la frenesia della quotidianità ci trascina. Anche quando il cane sta male, fa danni, fa arrabbiare». E chi invece un cane già ce l’ha? «In questo manualetto può rispecchiarsi - si legge nella presentazione - e farsi due risate pensando a quanto un cane ci fa felicemente dannare. Molto felicemente».

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