Cantine Aperte, che parata. Sabato e domenica visite libere degli appassionati del vino in 75 aziende delle Marche

Cantine Aperte, che parata. Sabato e domenica visite libere degli appassionati del vino in 75 aziende delle Marche
Cantine Aperte, che parata. Sabato e domenica visite libere degli appassionati del vino in 75 aziende delle Marche
di Roberto Senigalliesi
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Martedì 23 Maggio 2023, 20:06 - Ultimo aggiornamento: 24 Maggio, 11:48

ANCONA- Sabato e domenica prossima, dalle 10 alle 18, ritorna “Cantine Aperte”, l’evento di punta del Movimento Turismo del Vino che in tutta Italia apre le porte agli enonauti, i turisti del vino, alla scoperta dei segreti, della bellezza, del gusto di un territorio incantato.

Le adesioni

Nelle Marche saranno 75 le cantine ed aziende agricole presenti, delle 84 che fanno parte della famiglia del Mtv, bel spalmate su tutto il territorio regionale dove brillano fra l’altro, 16 doc e 4 dogs. Una vera e propria parata del gusto che colloca le Marche, con le sue varietà di prodotto, ai primi posti in Italia, soprattutto per quanto riguarda la qualità. “Cantine Aperte 2023” è stato presentato ieri mattina alla cantina Moroder di Montacuto, uno dei luoghi che caratterizzano questa eccellenza. A fare gli onori di casa la presidente dell’associazione Serenella Moroder, assieme ad altri giovani produttori. E proprio quello delle nuove generazioni è stato il motivo portante dell’intervento della presidente Moroder. «Nella nostra regione – ha detto - i vignaioli storici e consolidati ben si compensano a quelli che rappresentano le nuove realtà del settore. Interpretate da persone giovani e preparate che contribuiscono ad alimentare in positivo il nostro circuito. Da noi la qualità del vino – ha proseguito – ben si sposa con quella dell’accoglienza catturando sempre più turisti e facendoli tornare dopo la prima volta.

Le new entry contribuiscono a salvaguardare il prodotto, custodendo la terra ed il territorio riuscendo anche ad ottenere un significativo pil economico». Infine un accenno sulla qualità e sulle aspettative future: «Ora dobbiamo compiere l’ultimo sforzo. Ovvero avvicinarsi ai parametri nazionali in termini di resa, visto che sul fronte della qualità non abbiamo rivali ed i nostri vini vengono costantemente premiati dagli esperti del settore».

La presentazione

Alla presentazione sono intervenuti anche alcuni di questi giovani produttori. A cominciare da Caterina Garofoli, quinta generazione di una famiglia che fa il vino dal 1921. «Le Marche in questo settore sono in continua ascesa – ha detto -. I cardini del nostro lavoro sono conoscenza (vedi cosa bevi), amicizia e solidarietà». Nel caso di Garofoli a favore del Centro Papa Giovanni XXIII di Ancona. «La scelta di ritornare in campagna – ha spiegato Matteo Cesari de Maria di VerSer di Serrapetrona – è stata una sfida che mi ha cambiato la vita. Ho fatto il percorso inverso a quello che fanno tanti giovani: da Milano alle colline di casa. La vernaccia che produciamo è unica». Infine Andrea Barboni di Tenuta di Savignano. «Il nostro verdicchio - ha esordito - è a condizione biologica, si lavora verso la sostenibilità e i riconoscimenti ottenuti rappresentano un bel successo”. A ogni visitatore verrà consegnata una tasca con un bicchiere (costo 10 euro) nella prima cantina che visiterà e con questa potrà proseguire il proprio tour alla scoperta del gusto di altre aziende vitivinicole. 

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