La Bretagna meno nota regno di Artù e Merlino: Rennes vanta 286 case medievali a graticcio

La Bretagna meno nota regno di Artù e Merlino: Rennes vanta 286 case medievali a graticcio
La Bretagna meno nota regno di Artù e Merlino: Rennes vanta 286 case medievali a graticcio
di Véronique Angeletti
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Domenica 30 Aprile 2023, 11:47

In bretone, per dire buongiorno si dice "Demat", parola forgiata negli anni 70 con l'intento di adeguare al francese l'antica lingua celtica nata 1500 anni fa. Questo perché salutare, per i fieri discendenti dei Celtici, non significa interessarsi alla persona ma lo diventa se si fa riferimento al contesto. Pertanto, se incontrano qualcuno diranno "Chwi a zo deuet ivez? (Anche tu sei qui!) e, all'aria aperta, "Tomm eo an Heol" (Quanto è caldo il sole!). Un eloquio metaforicamente da copiare. Perché la Bretagna va visitata senza mediare. Immergendosi nei suoi spettacolari e selvaggi paesaggi, nelle brughiere spazzate dal vento, nelle sue basse maree; immedesimandosi nella sua storia, nei suoi miti e nelle sue leggende.

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La prima tappa

Prima tappa, Rennes, la capitale. Vanta ben 286 case a graticcio risalenti al Medioevo. D'obbligo, la Cattedrale ma anche il Marché des Lices. Risale al 1622 ed è il secondo mercato più grande di Francia. Un consiglio: la promenade lungo il fiume "La Vilaine". Regala altri "point de vue", da fare a piedi o meglio ancora in bici. Con una e-bike, optare per il percorso lungo 45 chilometri con viste su castelli e mulini. Sul sito bretagna-vacanze.com, i punti noleggi e pure l'abbinamento con il treno.

Seconda tappa, l'incantevole Dinan e i suoi bastioni da scoprire anche in barca. Da non perdere la salita sulla Tour de l'Horloge, 158 gradini, per godere di una vista panoramica. Poi un salto a Cancale, pittoresco porto di pescatori, molto rinomato per le ostriche. Si mangiano direttamente sulla spiaggia come lo attestano i gusci vuoti. Terza sosta, la cittadella corsara fortificata di Saint Malo. Visitare il Faro Môle Des Noires e sfruttare la bassa marea per raggiungere il Fort National e le isole di Petit Bé e di Grand Bé dove è sepolto Chateaubriand. Attenzione agli orari. Da instagrammare la Grand Plage du Sillon (fino al 1509 era l'unica striscia di sabbia per raggiungere la città) e la Piscine de Bon Secours. La quarta giornata dedicarla al Sentiero dei Doganieri nel tratto tra Perros-Guirec e Ploumanac'h, dove si trova il faro, si ha una vista imperdibile sulla costa di granito rosa. Meglio di mattina, con l'alta marea, 8 km (3 ore di cammino). Proseguire per Quimper. Merita la visita il quartiere di Locmaria, il distretto degli artigiani. Ci sono ottime crêperie, crespelle da assaggiare con il sidro di mele. Il quinto giorno, la città murata Concarneau, e le spiagge "Des Sables Blancs", "Des 4 sardines" e "De la Belle Etoile" od ancora la costa selvaggia del Quiberon.

Il sito megalitico

Il sesto giorno, Carnac, il più grande sito megalitico del mondo, 3 siti, 3mila menhir allineati in file precise. E Vannes con ai piedi dei bastioni un giardino fiorito grande 15 ettari e 30mila fiori. Infine, la foresta di Paimpont, regno di Merlino e di Re Artù.

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