In viaggio per scoprire nuovi orizzonti e destinazioni fino a poco tempo fa ancora non conosciute dal grande turismo. L'Albania è uno di questi segreti, una piccola nazione capace di raccogliere luoghi e scorci molto diversi. Un viaggio anche piuttosto semplice da effettuare se si vuole partire dalle Marche.
LEGGI ANCHE: Gioconda, il mistero (svelato) del ponte che appare dietro la Monna Lisa: ecco dove si trova
I collegamenti
È infatti possibile raggiungere Durazzo con il traghetto da Ancona oppure Tirana dall'aeroporto "Sanzio" di Falconara. Con il traghetto, dopo aver visitato Durazzo, andando verso nord si arriva a Scutari città considerata culla della cultura albanese e luogo di grande bellezza. Da visitare il castello, e da lì la città vecchia formata da diversi quartieri con abitazioni costruite con le rovine delle mura illiriche, romano-bizantine e veneziane e con abitazioni storiche del periodo ottomano. Dopo Scutari c'è Theth, piccolo villaggio che accoglie anche il parco omonimo, luogo capace di togliere il fiato per le grotte, cascate, prati e altre meraviglia naturalistiche. Tra queste la cascata Grunasit, conosciuta semplicemente come cascata di Theth. Se si sceglie l'aereo, una volta atterrati a Tirana si può esplorare la capitale partendo dalla piazza dedicata all'eroe nazionale Skandenberg. C'è poi il teatro dell'opera, il museo di storia Nazionale e quello archeologico nazionale.
La spiaggia
Sempre andando verso sud c'è la spiaggia di Saranda, che sta diventando uno dei centri più interessanti per godere di un mare ancora incontaminato. Non troppo distante c'è da vedere anche lo splendore dell'antica Butrinto (in albanese Butrint). Secondo Virgilio venne fondata dal profeta troiano Eleno, figlio del re Priamo, che dopo la caduta di Troia sposò Andromaca e si spostò a occidente. Dal punto di vista gastronomico, sono logiche le differenze tra le cucine di "mare" e quelle di "montagna", ma formaggi e piatti di carne saporiti sono piuttosto comuni in tutti i luoghi. Uno dei piatti tipici albanesi è un piatto a base di bocconcini di vitello: il tasqebap, una sorta di spezzatino con verdure. Poi c'è il tave dheu, sempre spezzatino ma stavolta di manzo cotto in un recipiente di terracotta insieme a formaggio bianco, pomodoro, alloro e origano.