«Nel petto di Anna batte il cuore di mio fratello»

Shana cercava da tempo la persona che ha ricevuto l'organo di Davide, 20 anni

«Nel petto di Anna batte il cuore di mio fratello»
di Stefano Cortelletti
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Giovedì 6 Ottobre 2022, 11:42

Tutto è nato da un post pubblicato il 19 marzo 2021 da Shana Parisella, una donna di Fondi che negli otto anni precedenti aveva tenuto per sé il dolore della scomparsa, quel giorno del 2013, del fratello 20enne Davide, 20 anni, a seguito di un incidente stradale. Lei e la sua famiglia erano stati chiamati a prendere una delle decisioni più dolorose: dare il consenso alla donazione degli organi di quel fratello tenuto in vita da una macchina. Organi che avrebbero permesso ad altre persone di vivere. Alla fine arrivò il sì convinto e il cuore di Davide dall'ospedale Goretti di Latina prese il volo per Roma, per raggiungere una ragazza di 17 anni che non aveva più tempo di aspettare.

IL RACCONTO
La legge vieta la possibilità di incontro tra riceventi e familiari dei donatori di organo. «Per 8 anni ho sperato, in silenzio, in un solo regalo: sentir battere il suo cuore. Solo oggi trovo il coraggio di chiedere alla persona che ha avuto questo dono di farsi sentire in qualche modo solo e semplicemente per dirci è tutto ok sto bene», aveva scritto sulla sua pagina social. Un post che condiviso da 65mila persone. Passa un altro anno e il 19 marzo 2022 è arrivata la notizia inaspettata. «Sono Anna, ho 26 anni e ho il cuore di tuo fratello». Per Shana e la sua famiglia è stato come ritrovare una parte di Davide. Anna, incrociando le informazioni di giornali di 9 anni prima era risalita al sito web de la Tenuta di Davide», la fattoria didattica che la famiglia Parisella ha creato a Fondi, in ricordo del ragazzo. «Oggi io e Anna siamo più che sorelle, ci vediamo frequentemente, i miei figli hanno la stessa età dei suoi nipoti» racconta Shana, che ha reso pubblica la sua storia per la prima volta pochi giorni fa. «Io e Anna eravamo andati a Roma a una conferenza di Reginald Green, il papà di Nicholas, il bambino ucciso 28 anni fa in Sicilia mentre era in vacanza coi genitori». Gli organi di Nicholas furono donati e la sua storia ebbe risonanza nazionale, dando una grande spinta alle donazioni di organi. Shana e Anna erano lì non sapendo che era una conferenza stampa. «Vedevamo i partecipanti prendere appunti e ci domandavamo il perché. Reginald parlava del valore del dono, per questo ci è sembrato importante riportare la nostra testimonianza».
Shana è stata invitata a partecipare all'incontro sulla Giornata del Dono a Sermoneta, organizzata dall'amministrazione comunale e dalla Asl.

In quell'occasione ha spiegato: «Spero che possa cambiare la legge, sapere a chi sono andati gli organi dei nostri cari aiuta a superare il dolore della perdita, magari non subito ma dopo un congruo periodo di tempo dovrebbe cadere il divieto di conoscere chi è il donatore».

I DATI SUI PRELIEVI
A livello provinciale, nel 2022 ci sono stati 14 accertamenti di morte cerebrale con nove donatori e 26 organi che hanno dato nuova vita ad altre persone, molti anche bambini. «Non c'è un limite di età per donare», ha spiegato durante il convegno Annarita Cacciotti, coordinatrice trapianti della Asl, che ha spiegato come funziona il prelievo di organi all'ospedale Goretti. «Esprimere il consenso o il diniego attraverso la carta di identità, l'Aido o anche con una semplice dichiarazione scritta messa nel proprio portafogli è un regalo che fate e che vi fate, senza delegare un familiare a prendere una decisione così importante», ha detto ancora Cacciotti. Per Agnese Casini di Aido, «Tutti noi possiamo essere potenziali donatori, ma anche potenziali riceventi, per questo è importante essere consapevoli di un gesto fondamentale per la vita di tutti».

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