Latina, il Covid non ferma l'amore: tornano i matrimoni religiosi

Latina, il Covid non ferma l'amore: tornano i matrimoni religiosi
di Barbara Savodini
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Domenica 26 Luglio 2020, 10:28 - Ultimo aggiornamento: 10:40
Riparte, anche se timidamente, il settore dei matrimoni religiosi nell'Arcidiocesi di Gaeta. Dal 25 maggio, giorno in cui il governo ha nuovamente autorizzato le cerimonie seppure con qualche limitazione, ai primi di settembre, data entro la quale secondo le previsioni la curva dei contagi rimarrà sotto controllo, sono in totale 23 le coppie che hanno deciso di promettersi amore eterno davanti al Signore nei comuni del sud pontino. Molti, per ovviare al problema delle mascherine, hanno invece optato per il rito civile rimandando a data da destinarsi la funzione religiosa; non manca, tuttavia, chi non ha spostato neppure di una virgola il proprio progetto d'amore. È il caso di chi aveva programmato il matrimonio in chiese molto grandi e con rinfresco en plein air.

Una coppia di Udine, per esempio, che aveva scelto la Riviera d'Ulisse per il giorno più bello, ha confermato in toto le nozze abbinando al grande giorno anche una vacanza al mare per tutta la famiglia. Qualche difficoltà nel comune di Fondi dove la grande chiesa di San Francesco è attualmente inagibile per via del prolungato lockdown che ha ritardato i lavori di rifacimento e consolidamento della copertura. Non si scoraggiano i promessi sposi che hanno accettato di sposarsi nella seconda chiesa della stessa parrocchia, Sant'Antonio, più piccola ma anche più raccolta ed essenziale.
Non mancano giornate di grande festa con ben due matrimoni, uno al mattino e uno di pomeriggio. Appena 23 prenotazioni per una Arcidiocesi di 17 comuni, 14 pontini e tre del frusinate sono ancora pochine ma è incoraggiante per chi è afflitto dall'amletico dubbio degli innamorati del 2020: confermare o rimandare? Attualmente, fino al prossimo Dpcm che dovrebbe arrivare il 31 luglio, gli sposi possono pronunciare il fatidico sì senza mascherina mentre devono indossarla sacerdoti e invitati. Resta il distanziamento sociale così come le corsie di ingresso e uscita separate. Gli sposi, inoltre, dovranno conservare per due settimane la lista degli invitati per avvertire tutti in caso di contagi.
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