Altri 37 positivi (31 alunni e 6 prof) solo nelle scuole di Napoli. Un dato che verrà portato insieme a quelli provenienti dagli altri capoluoghi di provincia nel vertice dell'Unità di crisi fissato per questo pomeriggio. Il governatore De Luca è preoccupato. La curva dei contagi è in salita. «Ma - sottolinea l'assessore Lucia Fortini - non ci potrà essere solo una ordinanza relativa alla scuola, anche alla luce delle sentenze del Tar, come quella che ieri ha riaperto le scuole di Scafati chiuse dal sindaco fino al 20 febbraio». La situazione è estremamente delicata. «Il primo ciclo - aggiunge l'assessore - dubito che si possa toccare, semmai si potrebbero ipotizzare dei provvedimenti su base territoriale là dove ci sono più contagi». Non è detto che dalla riunione di questo pomeriggio possa uscire una ordinanza, anzi con molta probabilità potrebbe essere rinviata di 48 ore. «Una chiusura generalizzata non può reggere di fronte al Tar se non è accompagnata da altre scelte, nelle superiori c'è il 50% di studenti per classe in presenza e poi gli assembramenti per strada. È evidente che non si può solo pensare alla scuola senza considerare anche gli altri fattori di contagio». Allo stato attuale ben 28 sindaci hanno chiuso le scuole, alcuni in blocco, altri solo le superiori, altri ancora infanzia, elementari e medie.
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A Napoli le scuole chiudono per sanificazione, ci sono molte classi in quarantena, prof contagiati, si procede giorno dopo giorno in base alla presenza di positivi seguendo un rigido protocollo, segnalazione all'Asl, tracciamento e tutto il resto.
Si parte da Scafati, il sindaco aveva disposto la chiusura fino al 20, il Tar (sezione di Salerno) proprio ieri ha accolto il ricorso dei genitori: si torna dunque in aula. Ad Agropoli, Roccapiemonte, Giffoni Sei Casali, Gioi Cilento e Buccino: tutto fermo. A Sarno stop del primo cittadino a infanzia, primarie e medie.
Ad Atripalda il sindaco ha chiuso le scuole dell'infanzia, elementari e medie per tre giorni. A Vallata il sindaco Giuseppe Leone ha deciso di non aprire alle lezioni in presenza l'I.S. Enrico Fermi, oltre all'Istituto comprensivo Giovanni Pascoli fino a tutto il 13 febbraio, prorogando di una settimana il precedente provvedimento. Vallata va ad aggiungersi, così, ad Avellino, Montella, Avella, Marzano, Mugnano del Cardinale e Lauro per ciò che concerne le superiori. In particolare, nel capoluogo, con la sua ordinanza firmata sabato, il primo cittadino Gianluca Festa ha prolungato la dad per gli 11 istituti cittadini, tra licei, tecnici e professionali. A Montella il sindaco Rino Buonopane ha reiterato le precedenti disposizioni per un'altra settimana sulle scuole di ogni ordine e grado, rinviando l'avvio della didattica in presenza. Ad Avella sono off-limits fino a sabato prossimo comprese anche le medie. Gli altri provvedimenti presi dai sindaci riguardano solo singoli istituti.
Benevento è il capoluogo virtuoso. Al momento, infatti, a Benevento e provincia risultano interamente chiusi solo due edifici scolastici, Bucciano e Durazzano, prossimi alla riapertura. Per il resto, si tratta sostanzialmente di casi sporadici e classi in quarantena. Da segnalare i casi di Airola, dove le materne hanno riaperto il primo febbraio, e le prime tre classi elementari solo stamattina, e Apice, dove materne, elementari e medie hanno riaperto ieri dopo uno screening effettuato nello scorso weekend, e riservato al mondo scolastico, da cui sono risultati tutti negativi. Chiusure singole a Caserta. Mentre nella provincia a Teano tutto fermo fino al 20; a Conca della Campania fino al 12 e a Cellole chiusa la scuola secondaria di primo grado fino a venerdì 12 febbraio. In ultimo a Pietravairano riaprono domani in presenza tutte le scuole, mentre a Caianello restano tutti in dad fino al 15 febbraio.