Di Maio: «Ho deciso di tenere la delega alle telecomunicazioni»

Le tlc vanno in quota M5S
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di Stefania Piras
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Martedì 12 Giugno 2018, 14:03 - Ultimo aggiornamento: 17:58
«Ho deciso di tenere la delega alle telecomunicazioni». L'annuncio del ministro Luigi Di Maio arriva su facebook in tarda serata dopo una lunga considerazione sugli esuberi Tim. 

«Sto uscendo adesso dalla sede del Ministero. È tardi, ma sono felice perché oggi abbiamo raggiunto un accordo importante per la vita di migliaia di persone. Abbiamo chiuso poco fa l’accordo sulla trattativa Tim che sarebbe scaduto questa notte, lasciando in cassa integrazione circa 30 mila lavoratori e senza dare loro risposte concrete. La trattativa è stata portata avanti dai sindacati che hanno poi coinvolto il Ministero del Lavoro. Questa crisi aziendale ci fa capire perché è importante che Ministero del Lavoro e dello Sviluppo Economico lavorino all’unisono. Così come è importante le delega alle telecomunicazioni, che ho deciso di tenere», scrive Di Maio. 

«L'accordo dovrà essere approvato anche dai lavoratori con un referendum interno, un principio che è alla base dei valori del Movimento 5 Stelle. È importante avere accolto le richieste dei sindacati e che l’azienda si sia resa disponibile ad accettare un compromesso. Il fatto che ci sia la disponibilità a trovare un modo per azzerare gli esuberi e utilizzare strumenti non traumatici, per evitare di far piombare i lavoratori in situazioni difficili, è qualcosa che mi rende felice. Creeremo anche dei tavoli per controllare che questo accordo venga attuato bene. Oggi abbiamo affrontato e risolto solo uno degli aspetti del nuovo piano industriale dell’azienda. Adesso il prossimo passo è continuare a collaborare con tutti per verificare se questo piano industriale è sostenibile», ha aggiunto dimostrando di aver agguantato la delega già da tempo. La partita telecomunicazioni infatti è fondamentale per il M5S (vuol dire tetti pubblicitari, frequenze, tv e banda larga) che ragiona già dalla passata legislatura su scorporo della rete e banca pubblica degli investimenti in modo organico. La delega rimane dunque in capo al Mise, e quindi a Di Maio, che potrebbe anche affidarla a un sottosegretario. 
 
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