Pestato alla stazione dalla baby gang, Cristian muore a 34 anni: preso di mira per gli occhiali firmati

Lo hanno preso in giro per gli occhiali vistosi che indossava, comprati con la mamma Marinella al centro commerciale poco tempo prima

Pestato alla stazione dalla baby gang, Cristian muore a 34 anni: preso di mira per gli occhiali firmati
Pestato alla stazione dalla baby gang, Cristian muore a 34 anni: preso di mira per gli occhiali firmati
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Venerdì 18 Novembre 2022, 15:03 - Ultimo aggiornamento: 19 Novembre, 09:08

Lo hanno preso in giro per gli occhiali vistosi che indossava, poi è partito un pestaggio brutale e senza pietà, con calci, pugni e una spranga di ferro in pieno giorno alla stazione di Casale Monferrato (Alessandria). Così è morto Cristian Martinelli, 34 anni, di Morano sul Po, deceduto due giorni dopo in ospedale a causa delle ferite riportate. Per i fatti, avvenuti lo scorso 14 ottobre sono stati arrestati in tutto cinque ragazzi, tra i 16 e i 21 anni. 

L'aggressione per gli occhiali firmati 

Secondo la dinamica ricostruita dai Carabinieri erano circa le 12.30 quando Cristian dopo una visita medica, arriva in stazione per tornare a casa. Il giovane però si imbatte in un gruppo di ragazzi, che conosceva e con cui aveva già avuto dei trascorsi. Iniziano a prenderlo di mira per gli occhiali da sole griffati e vistosi che indossa.

Occhiali a cui Cristian è molto affezionato, comprati con mamma Marinella al centro commerciale Cittadella qualche tempo prima. Iniziano a spintonarlo sulla banchina del binario 1.

La vittima chiede aiuto alla più grande del gruppo, la 21enne: «Non tormentatemi» implora, ma lei continua, lo insulta e lo minaccia. È proprio lei, secondo le testimonianze, mantiene un atteggiamento protettivo verso il branco e minaccioso verso possibili interventi di difesa da parte di chi anche incidentalmente assiste. Dice "Sono i miei fratelli".

Intanto Cristian viene colpito con un pugno al viso, cade a terra, è accerchiato, iniziano a colpirlo con la spranga di ferro. Si allontana e cerca di scappare verso il binario 2, dove cade di nuovo terra. Alla fine entra nell'atrio della stazione, è di nuovo colpito per poi allontanarsi verso i giardini dove, notato da alcuni passanti, è soccorso per poi essere trasportato in ospedale.  

 

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Gli arresti per Omicidio preterintenzionale 

Quattro giorni dopo il delitto, il 20enne moldavo Nicolae Capstrimb viene condotto in carcere. Ieri, dopo le indagini condotte dai carabinieri del Nucleo investigativo di Alessandria e della Compagnia di Casale arrestano anche gli altri presunti responsabili: una 21enne italiana, due 18enni e un 16enne marocchini, tra cui 2 fratelli. L'accusa è omicidio preterintenzionale aggravato dai futili motivi e rapina. 

Su disposizione della Procura di Vercelli e di quella per i Minorenni di Torino sono state eseguite le ordinanze di esecuzione di misure cautelari nei confronti dei 5 indagati: due - compreso il minorenne - sono stati arrestati e rinchiusi a Vercelli e Torino. La 21enne si trova ai domiciliari, per l'ultimo obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

«Spiace siano coinvolti in questa triste vicenda ragazzini che, purtroppo, si muovono in un contesto di disagio giovanile importante - commenta il colonnello Massimiliano Rocco, comandante provinciale carabinieri -. Un'azione di quel tipo, fatta più o meno inconsapevolmente, genera conseguenze immani. Quel giorno sono state distrutte più vite».  

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