Negozi, bar e centri commerciali: quali sono aperti? Zone arancioni e rosse, ecco la mappa

Negozi, bar e centri commerciali: quali sono aperti? Zone arancioni e rosse, ecco la mappa
Negozi, bar e centri commerciali: quali sono aperti? Zone arancioni e rosse, ecco la mappa
di Cristiana Mangani
4 Minuti di Lettura
Venerdì 13 Novembre 2020, 11:11 - Ultimo aggiornamento: 14 Novembre, 12:35

Comincia il weekend più lungo, quello dei nuovi sacrifici e delle nuove strette. Il Governo ha predisposto un piano per tentare di arginare una curva del contagio ancora molto pericolosa. E mentre si tenta di trovare una via alternativa agli ospedali ormai al collasso, con la creazione di hotel-Covid, presidenti di regione e sindaci giocano di anticipo per tentare di contenere i danni.

LEGGI ANCHE Covid Roma, quali negozi restano aperti nel weekend? La mappa dello shopping, da Ikea a Porta Portese

Cosa si potrà fare? Nello scorso weekend sono state prese d'assalto le strade dello shopping, oltre che le spiagge e i parchi. E allora, se c'è chi come il presidente della Liguria Toti, sta pensando a fasce orarie per consentire agli over 65 di comprare nei negozi con minor rischio, c'è chi, invece, ha deciso di chiudere tutto.

Veneto, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna hanno firmato ordinanze di chiusura di tutti i centri commerciali nel weekend. Perché si era verificato che se un negozio era chiuso in Veneto, le persone si spostavano nelle altre località vicine per fare shopping, visto che non c'erano limiti di spostamento tra regioni. Negli altri negozi potrà entrare «una persona per nucleo familiare, salvo per accompagnare soggetti con difficoltà o minori di 14 anni». Nei supermercati «va favorito l’accesso degli anziani oltre i 65 anni nelle prime due ore di apertura».

E sempre nello stesso territorio, non sarà permesso «passeggiare nelle strade e nelle piazze dei centri storici, delle città e nelle aree affollate».

Regioni zona rossa

Bar, ristorantipasticceriegelaterie, saranno tutti chiusi, ma sarà consentito fare consegne a domicilio e asporto fino alle 22.  Stessa cosa per i negozi e i centri commerciali, saranno vietate anche le fiere e i mercati. Rimarranno aperti tabaccai, edicole, farmacie, parafarmacie, e negozi di generi alimentari.

Chiusi i centri estetici e i centri per i massaggi. 

 

Regioni zona arancione

Resteranno chiusi gli esercizi commerciali all'interno dei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi. Chiusure previste per i bar, i ristoranti, le pasticcerie e le gelaterie. Aperti tabaccai, farmacie, parafarmacie, edicole e negozi di alimentari. E anche lavanderie, ferramenta, ottici, fiorai, librerie, cartolerie, informatica, abbigliamento per bambini, giocattolai, profumerie, pompe funebri, distributori automatici.

A prescinfere dalle nuove regole che stanno per arrivare, molte città o regioni hanno predisposto ulteriori restrizioni. A Roma si è deciso di contingentare il numero di persone che potranno passeggiare nelle strade dello shopping mettendo dei «separatori,  e si sta valutando il divieto di stazionamento all’aperto alle 18, oltre che la chiusura di Porta Portese e il contingentamento delle persone sul lungomare di Ostia. Stesso divieto a Palermo, a Verona senso unico per i pedoni, a Bari chiusi giardini e skate park.

In Veneto, Emilia-Romagna e Friuli-Venezia Giulia sono «vietati i mercati all’aperto se non nei Comuni in cui i sindaci abbiano approntato un piano che preveda la perimetrazione dell’area all’aperto, un unico varco di accesso e uno di uscita, ci sia una sorveglianza che verifichi le distanze, l’assembramento e il controllo dell’accesso». A Bologna vietati eventi e manifestazioni di protesta, ma anche le esibizioni degli artisti di strada nel centro storico.

Ancora in Veneto, Emilia-Romagna e Friuli-Venezia Giulia «i bar e i ristoranti resteranno aperti fino alle 18, ma dalle 15 si potrà consumare solo seduti, dentro o fuori dai locali». Una misura che nel resto d’Italia in zona gialla scatterà alle 18, mentre nelle zone rosse i bar e i ristoranti rimarranno chiusi tutto il giorno e potranno svolgere soltanto servizio da asporto fino alle 22 oppure a domicilio. In vigore anche le limitazioni all’interno e all’esterno dei locali: massimo quattro a tavola, a meno che non si sia congiunto, e obbligo di mascherina quando ci si alza.

Una stretta con maggiori controlli è stata programmata per le gite fuori porta. In alcune regioni, dove non è in vigore il divieto di uscita dal Comune perché si trovano in fascia gialla o arancione, alcuni sindaci stanno valutando la possibilità di limitare la circolazione o comunque di adottare le stesse misure adesso previste già per i centri storici.

© RIPRODUZIONE RISERVATA