Violetta Caprotti truffata. La denuncia della figlia di Bernardo Caprotti, lo storico fondatore dei supermercati Esselunga, morto nel 2016. Secondo l'ereditiera, un diamante del valore stimato di circa 3 milioni e mezzo di euro sarebbe stato sostituito con uno falso.
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Le indagini e l'accusa
Gli inquirenti sono al lavoro sull'ipotesi di truffa, dopo la denuncia della donna.
I responsabili del negozio, però, l'hanno contattata, quando hanno iniziato a lavorare sul diamante, per dirle che la pietra preziosa, in realtà era falsa. L'indagine sarebbe nata proprio da un contenzioso tra Violetta Caprotti e il rivenditore che, tuttavia, ha sempre sostenuto che quel diamante era arrivato in negozio già falso. Gli inquirenti ora stanno indagando per capire quando sia stato sostituito con un 'fake' e da chi. Pare che le uniche certezze in questa vicenda al momento siano due: la figlia di Caprotti possedeva una pietra indubbiamente vera, mentre quella che le è rimasta in mano, ad un certo punto, è un falso. Il fascicolo allo stato risulta a carico di ignoti e si indaga anche per sapere se si sia trattato di una truffa o di un furto.