Un appello disperato che si infrange sulla sentenza della Cassazione. «Sono innocente e lo griderò finché avrò voce». Lo scrive Massimo Bossetti in una lettera al cronista di News Mediaset Enrico Fedocci inviata a poche ore dalla sentenza definitiva che lo condanna al carcere a vita per l'omicidio di Yara Gambirasio, la ginnasta 13enne di Brembate di Sopra, il cui corpo venne trovato il 26 febbraio 2011 in un campo a Chignolo d'Isola, nel Bergamasco.
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«Questa - continua Bossetti - non è una cosa da paese civile. Io sono INNOCENTE - ribadisce - e lo griderò finché avrò voce. MAI smetterò di lottare con i miei avvocati che mi difendono per sincera convinzione e amore di Giustizia - conclude l'ergastolano - per dimostrare la mia INNOCENZA!!».
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