Uccise otto ciclisti a Lamezia, marocchino arrestato per un nuovo incidente mortale

Uccise otto ciclisti a Lamezia, marocchino arrestato per un nuovo incidente mortale
Uccise otto ciclisti a Lamezia, marocchino arrestato per un nuovo incidente mortale
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Giovedì 16 Settembre 2021, 19:04

Il lupo perde il pelo ma non il vizio. Il proverbio, antico come il mondo, ben si adatta per spiegare la vicenda di Chafik El Ketani, il 32enne di origini marocchine che nel 2010 a Lamezia Terme, lungo la statale 18, travolse con la sua auto un gruppo di ciclisti amatoriali, uccidendone otto. El Ketani é stato arrestato con l'accusa di omicidio stradale in relazione all'incidente in cui é rimasto coinvolto il 6 settembre scorso mentre, alla guida di un'automobile presa a noleggio, percorreva la statale 280.

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El Ketani sotto l'effetto di droga

Nell'incidente, in cui non furono coinvolte altre vetture, morì un altro cittadino marocchino, Nouredine Fennane, che viaggiava nell'auto condotta da El Ketani. Il 32enne, per la strage che provocò, sia pure in modo colposo, nel 2010, fu arrestato e scontò una condanna ad otto anni di reclusione. Il fatto che però appare grave é che quando é tornato in libertà gli é stata anche restituita la patente di guida. El Ketani é stato nuovamente arrestato in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip di Catanzaro su richiesta della Procura della Repubblica.

Tra l'altro, dagli accertamenti eseguiti dalla Polizia, é emerso che El Ketani, nel momento dell'incidente del 6 settembre, era sotto l'effetto di droga e viaggiava ad una velocità superiore al limite consentito. Circostanze che hanno ulteriormente aggravato la sua posizione.

 

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L'uomo é stato individuato nell'ospedale Sant'Orsola di Bologna, dove si trovava ricoverato per le conseguenze dell'incidente verificatosi sulla statale 280. In un primo tempo El Ketani era stato ricoverato nell'ospedale di Catanzaro, che aveva lasciato, contro il parere dei medici, firmando il foglio di dimissioni ed intuendo probabilmente che la situazione per lui, se fosse rimasto in Calabria, poteva mettersi male. Ma la fuga in Emilia Romagna, di fatto, non gli é servita a nulla. Le indagini sul nuovo incidente in cui é rimasto coinvolto El Ketani, condotte dalla Squadra mobile di Catanzaro con il supporto di quella di Bologna e della Polizia stradale, hanno fatto luce sulle sue responsabilità in merito all'incidente del 6 settembre. Ed il fatto che sia stato introdotto uno specifico reato nelle indagini su queste situazioni, e cioè l'omicidio stradale in sostituzione del forse troppo generico omicidio colposo, non ha sicuramente aiutato l'uomo, che é apparso sorpreso quando ha visto irrompere i poliziotti nella stanza dell'ospedale di Bologna in cui era ricoverato per arrestarlo.

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