Manuel Bortuzzo, la storia del giovane colpito da un proiettile per scambio di persona: dal nuoto al Gf Vip

Manuel Bortuzzo, la storia del giovane colpito da un proiettile per scambio di persona: dal nuoto al Gf Vip
Manuel Bortuzzo, la storia del giovane colpito da un proiettile per scambio di persona: dal nuoto al Gf Vip
di Alessio Esposito
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Martedì 14 Dicembre 2021, 11:12 - Ultimo aggiornamento: 12:54

C'è un numero tatuato sul collo di Manuel Bortuzzo: il 12. Sono i millimetri che mancavano al proiettile che l'ha colpito il 2 febbraio 2019 per perforargli l'aorta addominale. I millimetri che per il giovane nuotatore rappresentano il confine fra la vita e la morte. E che per lui oggi significano paralisi dalla vita in giù. Manuel da quel giorno ha provato a ridare un senso alla sua esistenza, irrimediabilmente privata di ciò che amava di più al mondo, il nuoto. Oggi per lui c'è la tv, fra reality e film, per continuare a raccontare la storia di un ragazzo che un giorno, per un assurdo scherzo del destino, ha visto la propria vita cambiare per sempre.

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Manuel Bortuzzo, la sparatoria che gli ha cambiato la vita per sempre

È la notte fra il 2 e il 3 febbraio 2019. Manuel, giovane promessa del nuoto di soli 19 anni, viene colpito alla schiena da un proiettile. Per uno scambio di persona. Ci troviamo a Roma, nel quartiere Axa, e Bortuzzo stava passando la serata al pub insieme alla fidanzata Martina.

I due escono per comprare le sigarette, ma Manuel rimane vittima di una sparatoria. Un raid, una spedizione punitiva, che non aveva lui come bersaglio. 

La corsa all'Ospedale San Camillo, le operazioni e una volta scongiurato il pericolo di vita, la diagnosi: lesione midollare. Manuel riparte dalla sedia a rotelle, la riabilitazione e il sorriso, nonostante l'assurdità di quello che gli è accaduto. «È stato facile dire che ero io il ragazzo sbagliato al posto sbagliato nel momento sbagliato. Ma non ero io nel posto sbagliato e nel momento sbagliato, io stavo facendo la mia vita come ogni altro ragazzo. Erano loro che hanno sbagliato vita e io non c'entravo niente», ha raccontato Bortuzzo.

Il processo

Pochi giorni dopo l'agguato, il 6 febbraio, è arrivata la confessione degli aggressori: Lorenzo Marinelli e Daniel Bazzano hanno ammesso di essere gli autori del raid, ma hanno sostenuto di aver colpito per errore Bortuzzo. Secondo quanto ricostruito, quella sera era scoppiata una rissa, a seguito della quale i due sono andati a prendere una pistola calibro 38 per poi mettersi a caccia dell'uomo che li aveva sfidati. Nel luglio 2020 la Corte di Appello di Roma ha condannato i due a 14 anni e 8 mesi di carcere.

La nuova vita di Manuel

Intanto Manuel ha ripreso in mano la sua vita. La lesione midollare non era «completa» e il ragazzo sogna di poter tornare a camminare. È tornato ad allenarsi in piscina, nuotando con la forza delle sue braccia. Ha scritto un libro sulla sua storia, "Rinascere", di cui la Rai sta producendo anche un film. E poi c'è la televisione: prima il docufilm "Ultima Gara", con Raoul Bova e Marco Renda, poi la partecipazione quest'anno al Grande Fratello Vip. 

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