Resta un omicidio al momento senza movente apparente, se non da ricercare tra le pieghe della psiche. È un 'giallo', infatti, il motivo per cui Giovanni Francesco Di Prima, 22 anni, ha ucciso con colpi di arma da taglio da sorella Lucrezia Di Prima, di 37 anni, la cui scomparsa era stata denunciata ieri pomeriggio. Il delitto è avvenuto nel Catanese, tra San Giovanni La Punta, dove i due fratelli abitavano assieme ai genitori, e le campagne di Nicolosi, sull'Etna, dove è stato trovato il corpo della donna.
Il ritrovamento del corpo
A permetterne il ritrovamento è stato proprio Giovanni, come lo chiamano gli amici e i familiari.
Fermato il fratello della donna
Il 22enne è sentito, alla presenza del suo legale di fiducia, dalla Procura di Catania per ricostruire dinamica e movente dell'uccisione. A conclusione dell'interrogatorio sarà adottata la decisione sul fermo. Un delitto che ha lasciato «sgomenti e senza parole» il paese del Catanese dove, spiega il sindaco Nino Bellia, la «famiglia era conosciuta ed apprezzata». Il padre di Lucrezia e Giovanni, che hanno un fratello poliziotto che non lavora in Sicilia, è un dipendente comunale in pensione da pochi mesi. Lui e la figlia erano tra i volontari della Protezione civile comunale e attivi nell'attività della Chiesa Madre che frequentavano assiduamente. Lucrezia, da anni fidanzata, non lavorava e in paese è definita una donna «casa e chiesa».
Purtroppo una tragica notizia. Lucrezia è stata ritrovata priva di vita. Sono vicino al dolore immane dei familiari, a nome mio e di tutta la comunità puntese.
Pubblicato da Nino Bellia Sindaco su Sabato 16 ottobre 2021
È stato il fidanzato, ieri, a dare l'allarme per la sua inconsueta scomparsa: uscita di casa senza cellulare e, pare, anche senza chiavi e documenti. Sono stati i genitori della donna a presentare una denuncia di scomparsa ai carabinieri che si sono subito attivati. Dalle prime indagini è emerso qualche particolare che non ha convinto gli investigatori i quali, stamattina, hanno sentito a lungo il fratello che ha confessato. Una tragedia che al momento resta un 'giallò, ma che, certamente, come osserva il sindaco Bellia, «ha distrutto una famiglia perbene che vive il dramma e l'immenso dolore di avere perduto due figli».
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