Variante delta, Lazio, Veneto, Sardegna e Sicilia diventano gialle nella mappa Covid europea

Variante delta, Lazio, Veneto, Sardegna e Sicilia diventano gialle nella mappa Covid europea
Variante delta, Lazio, Veneto, Sardegna e Sicilia diventano gialle nella mappa Covid europea
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Giovedì 22 Luglio 2021, 13:36 - Ultimo aggiornamento: 23 Luglio, 16:59

Si tingono di giallo nella mappa Covid europea, e quindi presentano un grado di rischio superiore, le regioni Lazio, Veneto, Sicilia e Sardegna. Vuol dire che hanno visto aumentare i nuovi contagi di coronavirus negli ultimi 14 giorni. Erano zone verdi e diventano zone gialle come buona parte della Francia e del Belgio.

Mappa Covid, diventano gialle Lazio, Veneto, Sardegna e Sicilia

 

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L'Ecdc ha pubblicato mappe aggiornate sull'incidenza del contagio da Covid, con i numeri di casi per abitante, che aumentano in tutta Europa.

Quelli più alti, in rosso scuro sulla mappa, sono in diverse regioni dell'Olanda e della Spagna, a Cipro e in alcune isole greche. La Regione di Bruxelles è in rosso, come la Corsica, il Lussemburgo e l'Irlanda. I colori della mappa europea sono un po' diversi dalle zone colorate italiane (da noi c'è la zona bianca, mentre a Bruxelles per trasmettere l'idea di una zona con basso numeri di contagi utilizzanoil verde). 

Ma vediamo come funziona. Il verde indica il rischio minore: il rischio cresce secondo una progressione di giallo, rosso e rosso scuro (situazione con rischio massimo).

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Nell'Unione Europea il 51,3% della popolazione adulta è pienamente vaccinato contro la Covid-19, mentre il 67,3% ha ricevuto almeno una dose. Lo riporta il Vaccine tracker dell' Ecdc, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, con dati aggiornati a ieri. Considerando anche gli Stati dello Spazio Economico Europeo (Norvegia, Islanda e Liechtenstein), le percentuali variano di poco (51,1% e 67,4%, rispettivamente). Agli Stati membri dell'Ue sono state distribuite finora 496,4 mln di dosi di vaccini, delle quali 424,2 mln sono state somministrate.  In Italia sono state consegnate 67,1 mln di dosi, delle quali 60,9 mln sono state iniettate: il 51,9% della popolazione adulta è pienamente vaccinato, mentre il 71,9% ha ricevuto almeno una dose.

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Peggiora sensibilmente la situazione in Corsica, in Francia: era verde la settimana scorsa, ora è rossa. Peggiora pure la situazione in Spagna. Nella mappa aggiornata di oggi che colora di giallo anche 4 regioni italiane ci sono nuove comunità che passano in fascia rosso scuro, tra cui le Baleari, Valencia, l'Aragona, la Cantabria e le Asturie, che si vanno ad aggiungere alla Castilla y Leon, alla Catalogna e alla Navarra, che erano bordeaux anche la settimana scorsa.

Il Portogallo, Azzorre incluse (Madeira è gialla), e il resto della Spagna restano rossi. Peggiora, inoltre, la situazione in Irlanda, che da gialla passa a rossa; nei Paesi Bassi, in gran parte in rosso scuro; in Grecia, dove Creta diventa rossa scura e gran parte delle isole più frequentate dal turismo internazionale sono rosse (il resto è giallo, resta verde solo la Tracia); la fascia costiera della Croazia è gialla, il resto verde, come la Slovenia. La Francia, che era in gran parte verde la settimana scorsa, è ora quasi tutta gialla, tranne la regione Centre-Val-de-Loire e la Borgogna-Franca Contea, entrambe verdi. Il Belgio è in giallo, il Lussemburgo rosso. La Germania è tutta verde, come la Svezia (tranne Stoccolma, gialla), la Norvegia, gran parte della Finlandia (due regioni a sud sono gialle), mentre la Danimarca è tutta gialla, con Copenhagen in rosso. Cipro resta rossa scuro, Malta in rosso. In verde l'Austria, la Polonia, i tre Paesi baltici, la Repubblica Ceca (tranne Praga, gialla), la Slovacchia, l'Ungheria, la Romania e la Bulgaria. Anche l'Islanda è verde. In Belgio, in particolare, la regione di Bruxelles-Capitale è tornata zona rossa, mentre le Fiandre e la Vallonia sono gialle.

Anche in Italia i contagi crescono

«È chiaro che non possiamo far finta di nulla, cioè non possiamo far finta che il dato dell'aumento del 117% delle infezioni negli ultimi giorni non lo si debba considerare con attenzione». A dirlo, a Sky Tg24, è Massimo Galli, direttore del reparto di Malattie infettive dell'Ospedale Sacco di Milano, ospite di Timeline. «Consideriamo anche che, visto che la grande maggioranza di queste infezioni alla fine dei conti sono asintomatiche, avremo sicuramente molte più infezioni di quelle che andiamo a registrare e a contabilizzare: tutto questo virus che gira per il Paese francamente non è una bella cosa - spiega - Alla lunga quando il denominatore si farà grande fatalmente avremo anche, nelle fasce di età meno coinvolte dalla malattia grave, qualche caso grave. E già ce l'abbiamo».

Parlando dell'attuale condizione dei contagi, Galli sottolinea: «è evidente che siamo in una situazione in cui i vaccinati sono diventati veramente tanti, non ancora abbastanza ma tanti, e questo ci mette nelle condizioni di evitare di dover ipotizzare e prevedere il disastro dell'anno scorso, cioè tante persone destinate ad andare in ospedale, in rianimazione o peggio». «Questo - aggiunge - non dovrebbe accadere o comunque dovrebbe accadere in una misura molto inferiore, quindi non tale da rimettere in condizioni critiche tutto il sistema sanitario e non tale da dover fare una contabilità dei morti dell'entità che abbiamo dovuto fare negli anni scorsi».

E sul Green pass, commenta: «Credo che l'indicazione dell'unica dose ricevuta per poter accedere a luoghi chiusi come i ristoranti sia importante». «Aggiungerei con molta chiarezza - continua Galli - che verrà data una patente in questo senso anche a coloro che sono guariti, che si è visto conservano nella grande maggioranza dei casi anticorpi e quindi una risposta immune per molto tempo, oltre l'anno come proiezione generale, e che a volte vengono fatti vaccinare anche un pò a forza, secondo me sprecando dosi di vaccino e creando diverse situazioni che non sono poi simpaticissime per chi viene vaccinato».

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