Green pass obbligatorio per oltre 3 milioni di lavoratori, ma è scontro sull'uso nelle mense aziendali

Green pass obbligatorio per oltre 3 milioni di lavoratori, ma è scontro sull'uso nelle mense aziendali
Green pass obbligatorio per oltre 3 milioni di lavoratori, ma è scontro sull'uso nelle mense aziendali
di Diodato Pirone
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Lunedì 23 Agosto 2021, 14:33 - Ultimo aggiornamento: 24 Agosto, 00:22

Si alzano i toni dello scontro sul green pass nelle mense aziendali. Secondo il governo, che lo ha specificato con la risposta ad una Faq (domanda frequente) pubblicata sul sito di Palazzo Chigi lo scorso 15 agosto, le mense aziendali sono equiparate ai ristoranti. Pertanto vi possono accedere solo i possessori dell certificato verde. La disposizione non piace ad alcuni sindacati (non tutti) che, pur dicendosi favorevoli alla vaccinazione, non accettano che i lavoratori non vaccinati non dispongano del servizio della mensa. Ieri in alcune aziende i sindacati hanno invitato le direzioni a non rispettare le disposizioni governative. Anche gli industriali - che premono per l'obbligo della vaccinazione per tutti i lavoratori - vorrebbero che il governo si esprimesse in merito alle amnse con un chiarimento più netto di una Faq anche se il testo del Dl 105/2021 sembra già abbastanza esplicito.

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Green pass obbligatorio per oltre 3 milioni di lavoratori

La partita in gioco è molto più grande di quanto possa sembrare.

In effetti chi sceglie la strada "no vax" per ideologia e non per necessità di salute (i vaccini sono sconsigliati dai medici per alcune forme allergiche e altre patologie) non sempre è consapevole dei rischi giuridici che corre. Lo scorso 28 luglio ad esempio il Tribunale del Lavoro di Roma ha dato torto a una lavoratrice no vax licenziata dal suo datore di lavoro perché secondo il giudice l'articolo 2087 del codice civile obbliga il datore di lavoro a garantire la sicurezza sanitaria di chi lavora nella sua azienda.

Dove è valido e dove lo sarà

Resta il fatto che il Green Pass è già valido fin dal 6 agosto per l'accesso in molti luoghi chiusi: ristoranti, palestre, musei, convegni. Dal primo settembre lo sarà anche per l'accesso ai treni a lunga percorrenza, ai traghetti e agli aerei. In questi settori si registra una contraddizione, l'obbligo vale per chi usa questi servizi ma non per i dipendenti delle strutture che vi lavorano tutto il giorno.

Gli stessi dipendenti sono autorizzati a controllare la validità del Green Pass e - solo se vogliono farlo - anche la corrispondenza del certificato con i documenti di identità del cliente. In caso di Green Pass falso si rischiano 400 euro di multa. Anche l'esercente che ha controllato rischia multe fino a 1.000 euro.

 

Per chi è obbligatorio

Per i dipendenti delle strutture sanitarie e per i lavoratori della scuola è invece previsto l'obbligo di vaccinazione (o la presentazione della negatività di un tampone) per l'accesso al lavoro. Nella scuola chi non  presenterà green pass per 5 giorni di seguito sarà sospeso dal lavoro.

Complessivamente si tratta di 1,9 milioni di lavoratori della sanità e di 1,4 milioni della scuola, quindi oltre 3 milioni di persone.

E' possibile che il governo allarghi l'obbligo della vaccinazione anche ad altre categorie come tutti i dipendenti pubblici (ministeriali, dipendenti delle amministrazioni locali e forze dell'ordine) anche perché il decreto 105 prevede l'obbligo del green pass anche per i concorsi pubblici.

 

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