Dj morta, «Gioele morto dopo l'incidente»: la svolta dai rilievi sull'auto della madre

Dj morta, «Gioele morto dopo l'incidente»: la svolta dai rilievi sull'auto della madre
Dj morta, «Gioele morto dopo l'incidente»: la svolta dai rilievi sull'auto della madre
di Lara Sirignano
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Giovedì 27 Agosto 2020, 10:29 - Ultimo aggiornamento: 22:45

La verità è ancora lontana, ma il mosaico si va componendo. Tassello per tassello, giorno per giorno il giallo della morte di Viviana Parisi e del figlio Gioele sembra avere contorni più chiari. A dare le ultime risposte agli inquirenti sono i rilievi fatti sull'auto della donna, l'Opel abbandonata dalla dj torinese dopo un incidente in autostrada, il 3 agosto, prima di sparire tra i boschi di Caronia. Gli esperti hanno trovato tracce biologiche del bambino: particolare che fa ritenere che Gioele, nell'impatto che la macchina ha avuto con un furgone all'imbocco di una galleria, potrebbe essersi ferito molto gravemente.

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Una scoperta che riporta a una delle prime ipotesi avanzate dagli inquirenti: Viviana, probabilmente diretta alla Piramide della Luce, opera d'arte a cui viene attribuita una simbologia esoterica, è finita contro un camioncino. Un impatto violento - l'Opel andava a 100 chilometri all'ora e nell'urto una gomma è esplosa- che potrebbe aver sbalzato in avanti Gioele, in piedi nel sedile posteriore senza cintura di sicurezza, facendolo sbattere con forza. Viviana, da mesi sotto psicofarmaci dopo una diagnosi di paranoia, avrebbe abbandonato l'auto, preso in braccio il figlio e sarebbe fuggita tra i boschi di Caronia. Probabilmente temendo che l'incidente l'avrebbe messa nei guai con i familiari che la sapevano a Milazzo a fare shopping. Gioele, che nell'urto potrebbe aver riportato un trauma cranico, sarebbe morto poco dopo: questo spiegherebbe il racconto del testimone che lo ha visto vivo subito dopo l'urto. Terrorizzata, disperata e travolta dai sensi di colpa la dj si sarebbe tolta la vita lanciandosi dal traliccio dell'alta tensione sotto al quale è stata trovata l'8 agosto.
 



IL ROMPICAPO
Gli esami autoptici sui resti del bimbo, di cui gli animali selvatici hanno fatto scempio, diranno, anche attraverso l'analisi dei sassolini visti dalla tac, se Gioele è morto nello stesso luogo in cui è morta sua madre, cioè sotto il pilone e se solo successivamente è stato aggredito dagli animali che ne hanno trascinato lontano le spoglie.
Ci vuole prudenza, anche se stanno emergendo degli spaccati che fanno pensare si possa trattare di una tragica fatalità, dice il legale della famiglia Parisi, l'avvocato Nicodemo Gentile. E di ipotesi ancora tutte aperte parlano anche gli inquirenti che non escludono né l'omicidio-suicidio, legato alle gravi condizioni psichiche di Viviana, né l'aggressione da parte di un branco di animali selvatici.

Abbiamo cominciato a fare alcuni esami su alcuni resti e dovremmo ovviamente continuare per riuscire a raccogliere tutti gli elementi che possono servire agli inquirenti, ha detto il medico legale Daniela Sapienza, consulente della Procura di Patti, al termine dell'autopsia sui resti di Gioele. E nuove risposte dovrebbero venire anche dagli esami istologici effettuati sul corpo di Viviana Parisi: le analisi potrebbero confermare i primi sospetti che vedevano nella caduta dal traliccio la causa del decesso della donna.

Per riuscire a comporre il tragico rompicapo la Procura ha costituito un pool di esperti: oltre ai medici legali, lavorano al caso lo psichiatra Massimo Picozzi, incaricato di ricostruire la personalità di Viviana, un entomologo, chiamato a studiare lo stato delle larve presenti sul corpo della dj per datarne il decesso, uno zoologo, che dovrà rilevare i segni lasciati dagli animali sui due corpi per comprendere se siano causa della morte o se siano intervenuti dopo, una genetista esperta in materia di fauna selvatica e una geologa forense. Un lavoro di equipe a cui si aggiungono i dati tecnici già raccolti: come le immagini dei droni usati per le ricerche di Viviana e Gioele. Nei frame girati il 4 agosto, a 24 ore dalla scomparsa, si vede il cadavere della donna sotto al traliccio. Gioele non c'è. Le immagini, però, sono state date al consulente della Procura solo due settimane dopo. Per 14 giorni nessuno le ha esaminate. Un dato che ha alimentato le polemiche sulle ricerche del bambino. Ricerche che, secondo i familiari di Viviana e del marito, Daniele Mondello, sarebbero state poco accurate.
 

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