AstraZeneca, l'Ema: «Nessuna prova che le trombosi siano legate al vaccino». Giovedì la decisione finale

AstraZeneca, l'Ema: «Nessuna prova che le trombosi siano legate al vaccino. Stiamo valutando caso per caso»
AstraZeneca, l'Ema: «Nessuna prova che le trombosi siano legate al vaccino. Stiamo valutando caso per caso»
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Martedì 16 Marzo 2021, 12:52 - Ultimo aggiornamento: 15:45

Sarà giovedì la giornata decisiva in cui si potrà sapere qualcosa in più sul futuro del vaccino AstraZeneca contro il Covid. Dopo la sospensione delle somministrazioni in diversi Paesi europei tra cui l'Italia l'Ema, l'agenzia europea per il farmaco, ha tenuto una conferenza stampa andata in onda in streaming oggi alle 14, in cui ha parlato la direttrice esecutiva Emer Cooke. Giovedì, ha detto, arriverà la valutazione dell'Ema sugli eventi tromboembolici denunciati dopo la somministrazione del vaccino AstraZeneca nei Paesi europei e «assicuriamo trasparenza». «È nostra priorità garantire la sicurezza del vaccino e comunicare i risultati», ha aggiunto.

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«Non ci sono indicazioni che le vaccinazioni possano aver provocato questi eventi» ma l'Ema sta conducendo «un'analisi rigorosa sugli eventi tromboembolici», e sta valutando «caso per caso le reazioni sospette», ha detto la direttrice Cooke, durante la conferenza stampa. Il rapporto rischi-benefici del vaccino AstraZeneca «rimane positivo, stiamo continuando a valutare possibili eventi collaterali» e «la situazione attuale non è imprevista».

«Quando si vaccinano milioni di persone non è raro che si abbiano reazioni avverse, il nostro ruolo è valutare che qualsiasi caso sia un reale effetto collaterale o una coincidenza», ha sottolineato Cooke, che ha aggiunto che un'inchiesta su alcuni lotti specifici del vaccino AstraZeneca è in corso da parte dell'Ema. «Fino al 10 marzo ci sono stati 30 casi» di eventi tromboembolici riportati su quasi 5 milioni di persone vaccinate.

Cooke ha precisato che si tratta di un numero inferiore agli eventi reali perché «anche nel fine settimana sono stati segnalati ulteriori casi».

«Dobbiamo fare un'analisi scientifica approfondita per dare una risposta» sul vaccino di AstraZeneca. «Prendiamo la situazione molto sul serio, e per questo abbiamo coinvolto esperti anche di trombosi. Ad ora noi siamo fermamente convinti che i benefici di AstraZeneca superino gli effetti collaterali e attualmente non ci sono indicazioni di correlazione» tra vaccino e incidenti, ha spiegato ancora Emer Cooke. 

«La fiducia nella sicurezza e nell'efficacia dei vaccini che abbiamo approvato è di fondamentale importanza. La decisione finale dell'Ema sarà data giovedì». «È prioritario arrivare ad una conclusione chiara per capire se ci sono nessi» tra vaccinazioni ed eventi tromboembolici. «C'è preoccupazione che ci sarà un effetto sulla fiducia nei vaccini» dopo lo stop ad AstraZeneca da parte degli Stati membri: «Il nostro compito è mantenere la fiducia nella sicurezza e nell'efficacia dei vaccini» con una valutazione «scientifica».

«Il possibile collegamento» dei casi «a lotti specifici» del vaccino AstraZeneca «lo abbiamo indagato inizialmente quando l'Austria aveva sospeso l'uso di un lotto particolare a causa di possibili eventi collegati al lotto. All'epoca non avevamo trovato alcun effetto plausibile collegato al lotto. Continuiamo ad indagare questo aspetto, ma visto che ci sono più casi in Europa, con più lotti coinvolti, riteniamo improbabile che si tratti di eventi legati ai lotti, anche se non lo possiamo escludere, e non possiamo escludere che sia qualcosa legato alla manifattura».

Schinas: seguire l'Ema, non la politica

«Nel sistema europeo è la scienza a guidare l'autorizzazione dei vaccini. Non la politica. Questa ondata di dubbi» su AstraZeneca «mette l'Ema al centro, ma per la Commissione c'è solo una strada, quella dell'Ema. Basiamo la nostra politica sulla scienza. Questo è il modo europeo». Così il vicepresidente della Commissione Ue, Margaritis Schinas, in un'intervista all'ANSA. L'agenzia è stata creata «affinché gli Stati ne seguano il parere, non viceversa. L'Ema per ora mantiene il parere originale. L'Agenzia ne sta parlando anche con gli esperti della controparte britannica. Giovedì sarà il momento della verità».

«Non facciamo geopolitica attraverso il programma dei vaccini. Il nostro nemico è il virus e lavoriamo per i cittadini europei, non lavoriamo contro alcuno». Così il vicepresidente della Commissione Ue, Margaritis Schinas, in un'intervista all'ANSA, rispetto a illazioni di chi vede mosse geopolitiche in quanto avviene per Sputnik, ma anche per Astrazeneca. Se il vaccino Sputnik V «è approvato dall'Ema e c'è appetito da parte degli Stati membri affinché la Commissione si muova per includerlo nella strategia europea. Vedremo», commenta. 

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