Ucraina, gli Usa: «La Russia ha dato l’ordine di invadere». Nel Donbass già 40mila profughi

Il Cremlino nega. Putin e Macron: "Lavoriamo al cessate al fuoco"

Ucraina, gli Usa: «La Russia ha dato l’ordine di invadere». Nel Donbass già 40mila profughi
di Greta Posca
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Lunedì 21 Febbraio 2022, 06:00 - Ultimo aggiornamento: 12:12

Nel Donbass conteso tra Kiev e Mosca la guerra bussa già. Sotto forma di proiettili di mortaio incrociati tra l’esercito ucraino e i separatisti filorussi nelle regioni di Lugansk e Donetsk. La tregua è formale, violata per 136 volte in una sola notte. E la popolazione vive sospesa, sull’orlo di una guerra di cui i bombardamenti intensificati potrebbero essere solo il preludio. Secondo l’agenzia russa Interfax sono già quarantamila i profughi fuggiti dal Donbass e giunti nella regione russa di Rostov. Ma le code chilometriche di auto segnalate tra il confine ucraino e quello russo fanno capire che il numero gli sfollati è destinato a crescere sempre di più.

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La situazione esplosiva nel Donbass potrebbe essere il casus belli che il Cremlino aspettava, secondo gli americani.

Convinti che Mosca lancerà l’attacco. Lo ha detta alla Conferenza di Monaco la vicepresidente Usa Kamala Harris, lo ha ribadito Biden, che ha convocato il consiglio per la sicurezza nazionale. E in serata per i media americani l’armata di Putin era pronta a varcare i confine. La Cnn ha affermato che i russi avevano già schierato in posizione di attacco il 75 per cento delle loro truppe convenzionali, mentre alla Cbs il corrispondente per la sicurezza nazionale David Martin si è spinto a dire che i comandanti russi avevano già ricevuto l’ordine di invadere l’Ucraina.

Il Cremlino nega. E anzi rilancia sottolineando gli sforzi diplomatici per evitare la guerra. Ieri il presidente russo ha avuto una lunga telefonata con quello francese Macron: «Concordano nel lavorare ad un cessate il fuoco nell’Ucraina Orientale» la nota dell’Eliseo. Oggi a Vienna si riunirà in riunione straordinaria l’Osce, l’organizzazione per la sicurezza in Europa, per tentare una de-escalation.

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