Le milizie separatiste della autoproclamata repubblica di Donetsk, nell'est dell'Ucraina, hanno detto che l'ospedale centrale e una centrale elettrica nell'omonimo capoluogo di Donetsk sono state colpite da un bombardamento di mortai compiuto da truppe ucraine della 54/a Brigata meccanizzata. Lo riferisce l'agenzia Interfax. «Danni» non precisati sono stati inflitti alle due strutture, secondo la stessa fonte.
Cinque «membri di un gruppo di sabotatori» ucraini che avevano violato il confine con la Russia sono stati «eliminati».
Intanto il presidente russo Vladimir Putin e quello americano Joe Biden hanno «accettato in linea di massima» di incontrarsi a un vertice, proposto dal loro omologo francese Emmanuel Macron e che «si potrà tenere solo se la Russia non invaderà l'Ucraina»: lo ha annunciato l'Eliseo.
Ucraina, gli Usa: «La Russia ha dato l’ordine di invadere». Nel Donbass già 40mila profughi
Il vertice sarebbe poi esteso a «tutte le parti in causa» e si concentrerebbe su «sicurezza e stabilità strategica in Europa», ha precisato la presidenza francese, aggiungendo che la preparazione dell'incontro Usa-Russia inizierà questo giovedì.
È «prematuro» parlare di un incontro tra il presidente russo Vladimir Putin e l'omologo americano Joe Biden. Lo afferma il Cremlino in una nota, spiegando che «non ci sono piani concreti» per un vertice tra i due leader sulla crisi ucraina. «Putin e il presidente degli Stati Uniti Biden possono decidere di discutere dell'Ucraina in qualsiasi momento. Una telefonata o un faccia a faccia possono essere fatte in qualsiasi momento», si legge nella nota del Cremlino, che però aggiunge che «non esiste ancora un piano concreto» in questo senso.
È «improbabile» che la Russia invada l'Ucraina «domani o dopodomani». Lo ha detto il ministro della Difesa ucraina Alexei Reznikov, dicendo che la Russia non ha al momento schierato alcun «gruppo di attacco» vicino al confine. «In generale servono settimane per schierare un gruppo di attacco, da una a due settimane, fino a un mese. Comunque dipende da cosa hanno in mente i leader del Cremlino», ha detto Reznikov a Ictv. «Ad oggi, la nostra intelligence non rileva unità di forze d'attacco, ma ciò non significa che non possano schierarle quando vogliono perché i rischi sono ancora in atto», ha aggiunto.